Ml 1,14 - 2,2.8-10; I Ts 2,7-9,13; Mt 23,1-12
La Parola del Signore (*) ci richiama con fortezza alla coerenza, ad essere di fuori quello che siamo di dentro, ad essere veramente logici nel nostro servizio ecclesiale, nella nostra testimonianza. Certo, per essere veramente coerenti, dobbiamo prima di tutto essere docili allo Spirito perché, lo sappiamo bene, in noi abita lo Spirito di Dio e non è in silenzio. È in noi e parla in noi e ci suggerisce. Lo Spirito di Dio è per guidarci, secondo la parola di Gesù: “Vi manderò lo Spirito. Egli vi insegnerà” (Gv 14,26).
Bisogna che allora ogni anima sia ben consapevole di questo grande dono, il dono dello Spirito Santo, sia ben pronta e attenta a quella voce che risuona. Diciamo: “Ascolta le buone ispirazioni”. Certo, sono molte le voci che cercano di risuonare in noi: c’è la voce del nostro egoismo, la voce delle nostre passioni e dei nostri comodi, c’è prepotente la voce del mondo, c’è la tentazione di Satana. Tacciano tutte le voci. Tacciano! Non ascoltiamo nessuno. Ascoltiamo lo Spirito e cerchiamo di essere ogni giorno pronti ai suoi richiami, perché Egli ci fa vedere i nostri difetti, Egli ci rimprovera dei nostri peccati. È Lui che ci dà il Timore di Dio. È Lui che ci fa penetrare dentro alla parola di Dio con il dono dell’Intelletto. È Lui, meraviglioso dono del Padre, il dito − come dice l’Inno − «il dito della paterna destra». Allora ascoltarlo e avere il coraggio di rimproverare noi stessi, il coraggio di voler cambiare, anche alle cose alle quali siamo più affezionati. Se ci fa capire: «No!», sia anche per noi «No». Se ci fa capire che dobbiamo di più insistere nella preghiera, essere più assidui alla meditazione della parola di Dio, più fervidi nella vita eucaristica. Sappiamo che questi suoi suggerimenti sono suggerimenti di amore. Egli è l’eterno Amore, l’infinito Amore.
E Gesù ci ha svelato un segreto che era sigillato da sempre, dall’inizio del mondo, ci ha svelato la vita intima di Dio e ci ha detto che nella Santissima Trinità lo Spirito Santo è l’Amore, il meraviglioso Amore che il Padre poi ci ha mandato ed è stato diffuso nel nostro cuore. Impegniamoci allora a questo ascolto, a questa obbedienza, per essere così veramente nell’ordine della salvezza, perché il Signore ha un progetto di amore per ognuno di noi, un vero piano di amore e ci guida mediante lo Spirito.
Diciamo di «sì» e compiamo nella nostra vita quello che il Signore vuole, perché lì sta la nostra grandezza, la nostra proporzione giusta, la nostra felicità.
Ringraziamo ogni giorno di questa presenza dello Spirito nella nostra anima, ringraziamo ogni giorno e siamo docili, pronti, fervidi. Nello Spirito Santo ognuno di noi può crescere meravigliosamente e dare i frutti che Gesù si aspetta: “Vi ho posto perché portiate frutto e il vostro frutto rimanga” (Gv 15,16). I nostri frutti. Interroghiamoci proprio su questo, per non essere piante sterili, per non essere quei tralci che − come Gesù ha detto − il Padre, che coltiva la vigna, deve tagliare (cfr Gv 15,1-2). Essere logici, generosi e forti.
(*) da appunti
CODICE | 84M3O0133UN |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 04/11/1984 |
OCCASIONE | Omelia, XXXI Domenica Tempo ordinario − Anno A |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Lo Spirito Santo abita in noi, ci parla e ci guida; i suoi doni |
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