10/01/1988 - Vespro Battesimo Gesù

Il Battesimo segna il cammino pubblico di Gesù. Gesù viene dal silenzio di Nazaret, si manifesta al Giordano, incomincia la sua evangelizzazione, la comincia con un atto di umiltà. Quanta umiltà! Si confonde con i peccatori. Comincia con il digiuno e la penitenza; passa quaranta giorni interamente in preghiera, in silenzio. Sappiamo quanta grazia a noi ha ottenuto Gesù, quanta misericordia per la nostra conversione. In questo mistero noi vediamo in atto un dono di redenzione mirabile: il Signore anche adesso è pronto a comunicarci le grazie che ha acquistato per noi. E noi pensiamo come questo inizio abbia avuto tanta ripercussione nel cuore Immacolato della Madonna: la sua trepidazione e la sua partecipazione dovevano essere somme. Era stato con Lei per trent’anni, ora inizia un cammino che lo porterà alla croce. Il cuore di una mamma, di una mamma come era la Madonna, quanto avrà palpitato! La Madonna ci è un esempio nella partecipazione ai misteri di Cristo, perché i misteri di Cristo ci appartengono, anche questo mistero del Battesimo ci appartiene, è stato fatto per noi, per noi Gesù ha offerto, per noi Gesù ha pregato. Impariamo dalla Madonna a avere il cuore pieno d’amore per Gesù, per ricevere il suo dono, per vivere la sua vita, per collaborare con la sua missione. La missione di Gesù deve diventare anche la missione nostra, noi siamo fatti per evangelizzare. E come il cuore della Madonna trepidava per Gesù, trepida ancora per tanti che, nonostante abbiamo ricevuto la grazia di essere figli di Dio, si sbandano, si corrompono, vanno in compromessi con il mondo. Cerchiamo di essere dei figli fedeli, dei figli che danno consolazione alla Madonna, dei figli che partecipando al mistero di Cristo vogliono essere nella predilezione della Beata Vergine, per vivere anche noi generosamente la nostra chiamata, la nostra vocazione e la nostra missione.