20/12/1981 - Vespro IV Domenica Avv Nov Natale 6

1 Cor 1, 7-9

In questo giorno della Novena di Natale meditiamo la Parola che abbiamo appena letto: “Dio è fedele” (1 Cor 1, 9), è fedele perché mantiene le sue promesse. Aveva detto: “Io vi manderò un salvatore” e il Salvatore viene nella persona di Gesù. Quanto Salvatore! Ha salvato tutti i valori umani, ha rovesciato tutta la filosofia che gli uomini si erano inventata per essere comodi. Ha rovesciato tutto! Le sue Beatitudini sono il nuovo statuto della legge; le sue Beatitudini: “Beati i poveri, beati i puri, beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, beati i miti” (cfr. Mt 5, 3). Ha rovesciato tutto. Ha salvato i veri valori dell’uomo, ha detto che l’uomo non vale per quello che possiede, non vale per quello che è l’opinione degli altri, non vale per quello che può raggiungere di potere. Il Signore ci dice che l’uomo vale per quello che ha ricevuto da Dio, vale per la sua anima immortale, vale perché può, seguendo Dio, innalzarsi a una grande dignità dell’essere e dell’agire.

Gesù è Salvatore di tutte quelle che sono chiamate le disgrazie, perché nessuna sventura, se è posta in Lui, cade in fallimento e nel vano, perché Lui fa nostri i suoi dolori, perché Lui dà merito a tutto quello che è fatto in suo nome, a tutto quello che vale.

Prepararci al Natale è allora avere un discernimento, un criterio di fede per giudicare tutto, per vedere tutto, per fissare meglio le scelte e i gusti della vita, scegliere meglio. “Fedele è Dio” (1 Cor 1, 9): ci ha dato Gesù, in Lui abbiamo il grande tesoro. Chi possiede Gesù possiede tutto, chi ha Gesù non ha paura di nulla, chi ha Gesù guarda verso l’eternità con il sorriso e la soavità della speranza.

Uniamoci a Gesù e cerchiamo di progredire perché il seme, che ha messo nel nostro cuore, deve crescere, deve affermarsi, dev’essere in progresso. È questo il nostro fioretto: anche in questa giornata fare un passo di più verso la vita veramente e definitivamente cristiana.