Lc 1, 39-48
Il rallegrarsi deve essere un atteggiamento continuo; ma perché ci dobbiamo rallegrare? Perché con noi è il Signore. La liturgia è una continua comunicazione con Gesù. Egli ci ha salvato col suo mistero pasquale, per noi ha patito, per noi è morto, per noi è risorto, e per questo mistero è nata la giovinezza continua della chiesa: la chiesa sacramento di salvezza. È proprio vivendo nella chiesa che partecipiamo della straordinaria ricchezza del Signore. È vivendo nella chiesa, è celebrando con la chiesa che noi così partecipiamo alla vittoria di Gesù, annunciamo la sua morte, fintanto che Egli venga. Un cristiano sa che nel combattimento spirituale ha sempre la forza di vincere, perché non vince con le sue energie, vince mediante le forze che Cristo gli dona momento per momento, ogni tentazione è superata in Lui. Vivendo la liturgia, noi insieme a Gesù diamo la vera lode al Padre. Vivendo nella liturgia il nostro compito, noi diamo la lode che il Signore si aspetta da noi. È incredibilmente vero come la liturgia ci nutre, come la liturgia ci fortifica. Chi non capisce la liturgia o non la vive, si accartoccia in se stesso, si distacca dalla comunità orante, dalla chiesa. Non ha più quelli che sono i gusti che deve avere un membro di Cristo e così facilmente diventa preda delle tentazioni. Dobbiamo veramente amare la liturgia, amarla con un senso profondo di fede; il Signore ci chiama ad essere uniti a Cristo e tutti insieme a compiere l’opera della salvezza, perché è nella liturgia dove così si attua il mistero di Cristo presente in noi e che ci fa strumenti della sua misericordia verso tutti. Animiamoci dunque ad amare la liturgia, amiamola e viviamola con slancio, con entusiasmo, con perfezione. Questo tempo di Natale in particolare viviamolo nello spirito stesso che la chiesa ci suggerisce: guardare a Betlemme, imparare da Gesù, volere essere con Gesù a disposizione della volontà del Padre, per fare in tutto quello che si domanda da noi, perché la nostra vita sia veramente piena, valida e possiamo con verità pronunciare le parole: “Sia fatta la tua volontà e venga il tuo regno”.
CODICE | 83NHN01313N |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 18/12/1983 |
OCCASIONE | Vespro, IV domenica di avvento, Novena di Natale IV giorno |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Vivere la liturgia |
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