08/10/1989 - Vespro XXVII Domenica Ord

“Grandi sono le opere del Signore, le contemplino coloro che le amano”. Dio è meraviglioso sempre e la storia dei suoi prodigi si chiama la storia della sua salvezza. Dio ha cercato il colloquio con l’umanità, non ha mai abbandonato l’uomo. Ci proponiamo quest’anno di contemplare queste opere. Rivedremo la storia della salvezza, per riempirci di riconoscenza e di stupore perché, più guardiamo le sue opere, più capiamo quanto infinita è la sua misericordia, quanto immenso è il suo amore. Perché noi viviamo il nostro momento, ma dobbiamo, per viverlo bene, contemplare quanto ha fatto il Signore, dal peccato dell’uomo in giù, dal peccato dell’uomo per cui Iddio ha trasformato il suo piano in un piano di redenzione. Aveva creato l’uomo per la felicità, ma l’uomo, volendo il peccato, ha voluto la sua infelicità; ma Dio non ha perso neppure un momento: è intervenuto subito a dare la sua grazia, a dare il suo aiuto, a dare abbondante la sua misericordia. Ecco, nell’anno della carità vogliamo entusiasmarci dell’amore fraterno contemplando l’amore di Dio, l’amore di Dio per tutti, anche per i peccatori, anche per quelli che più volte rifiutano il suo amore. Quindi, allarghiamo il nostro cuore. Il desiderio di conoscere Dio ci deve sempre di più animare. Dobbiamo essere veramente solleciti a studiare le opere del Signore, la sua condotta di amore, di perdono, la sua donazione di grazia. Quindi apriamo il cuore in questo giorno in cui abbiamo festeggiato il Rosario. Il Rosario è una preghiera per meditare le opere di Gesù, per studiare Gesù. E il Rosario ci invita a non perdere tempo e con l’aiuto della Madonna contemplare le grandi opere del Signore: “L’anima mia magnifica il Signore”. La Madonna ha capito in profondità come nessun’altra creatura tutto il piano di Dio e lo ha esaltato. Seguiamo anche noi la Madonna e, sulla scorta del Magnificat, progrediamo nella lode a Dio, nella glorificazione delle sue opere.