122 - La presenza di Maria nella Messa

122. La presenza di Maria nella Messa

1. La Messa che attua ogni giorno nella Chiesa il mistero pasquale è la rinnovazione del sacrificio della Croce. Gesù comanda che venga rinnovato per la remissione dei peccati fino al suo ritorno glorioso1. La Messa ha dunque una relazione intima, profonda, diretta con il Calvario. Non solo commemorazione ma ripresentazione.

Identico il sacerdote, una e identica la vittima. Identici i fini.

2. È il Concilio che, attingendo dal Vangelo e dal precedente Magistero della Chiesa, ci invita a considerare la parte eminente che ha Maria in ogni Messa. Se infatti ogni celebrazione liturgica è opera di Cristo sacerdote e del suo Corpo che è la Chiesa (Sacrosanctum Concilium, 7), soprattutto la Messa è anche celebrazione della Vergine che della Chiesa è Madre e “membro” eminente (Lumen Gentium, 53).

Il sacrificio della Messa è la ripresentazione fatta dalla Chiesa e quindi da Maria nello spazio e nel tempo dell’unico sacrificio redentivo compiutosi sul Calvario. Ma sul Calvario ai piedi della Croce stava Maria2, Madre e “membro sovreminente, figura ed eccellentissimo modello della Chiesa” (Lumen Gentium, 53). La sua presenza ai piedi della Croce, come dice il Concilio, non era solo passiva, ma attiva. Pertanto durante la celebrazione della Messa, a fianco del sacerdote e in mezzo all’assemblea dei fedeli è misteriosamente e realmente presente e attiva Maria.

È attivamente presente come Madre di Cristo e della Chiesa. Poiché Cristo sacerdote e vittima è suo Figlio, Maria non ha solo offerto a Dio in nome di tutta l’umanità e della Chiesa futura il suo consenso totale e incondizionato al mistero dell’Incarnazione, ma ha offerto al Figlio di Dio la carne perché potesse essere uomo. Senza la carne non poteva essere né sacerdote né vittima.

Natus ex intacta virgine3. Salve corpus natum ex Maria Virgine4.

Come cooperatrice della Redenzione (Lumen Gentium, 61) col concepire Cristo. Il sacrificio della Croce che si perpetua nella Messa appartiene a Maria per un titolo speciale, per il fatto che ha partecipato alla sua realizzazione, al suo compimento come nessun altro.

Maria non è stata presente sul Calvario soltanto per assistere, e neanche solo per offrirlo, ma come Madre di Cristo e membro e Madre della Chiesa per parteciparvi intimamente e offrirsi vittima (Lumen Gentium, 58; 62).

Come Mediatrice. Poiché la Messa appartiene a Maria come a nessun altro, in ogni Messa intercede in modo più efficace di qualsiasi. Sa di che cosa abbisogniamo.

Come Gesù ha voluto unire Maria, così noi.

Sentirla vicina.

Offrire il sacrificio che è anche quello di Maria.

Unirsi con la Vergine per avere i suoi sentimenti.

La liturgia: All’inizio, professione di fede,

Nella I – II – III – IV.

Partecipare alla Messa con Maria e per mezzo di Maria.

Da Maria condotti alla Parola,

ad offrire i doni e noi stessi con la sua generosità.

Con Maria a raccogliere il sangue;

e ci guiderà alla Comunione.

Maria Modello per l’universalità della sua oblazione,

per l’intensità,

per l’identità con quella di Gesù.

Offrire la Messa secondo l’intenzione di Maria.

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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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