1Cor 9,24-25
Continuando nelle riflessioni sulla nostra fede ascoltiamo l’Apostolo: bisogna vincere. La vita è come una gara nello stadio. “Qual è la nostra vittoria?” si chiede l’apostolo san Giovanni. La nostra vittoria è proprio la nostra fede. È porre la nostra sicurezza in Lui, nella parola sua, nella parola del Verbo di Dio fatto uomo. È la sua parola che ci assicura, che ci assicura del presente e che ci assicura del futuro. Noi non corriamo invano. L’Apostolo dice che siam sicuri di vincere perché la fede assicura il successo. Però dobbiamo essere come è un vero atleta: avere il dominio di sé. Ogni atleta è temperante in tutto. Ecco l’idea quaresimale: il dominio, la temperanza, il successo di quella che sembra una mortificazione, una diminuzione, invece è una crescita. Se lasciamo delle cose per il Signore cresciamo, diventiamo più forti, diventiamo più generosi, diventiamo imbattibili. Rinnoviamo perciò al Signore la nostra promessa di un vero combattimento spirituale, di un vero impegno, di una vera donazione di noi stessi. Donarci al Signore e vivere questo tempo di Quaresima come un grande dono.
CODICE | 86BFV01340N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 16/02/1986 |
OCCASIONE | Catechesi vespertina, I Domenica Tempo quaresima |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI |
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