29/12/1985 - Vespro Sacra Famiglia

Abbiamo ascoltato l’Apostolo che parla dell’umiliazione di Gesù: da Dio, bambino; dalla Trinità, alla famiglia terrena. È questa ammirazione di Gesù che ci fa capire tutto il disegno che Dio vuole attuare attraverso le nostre famiglie, che devono preparare la famiglia del cielo, che devono realizzare una comunione di amore in una pienezza di fede, perché la famiglia terrena si dissolve, la famiglia del tempo non resiste, la famiglia del tempo ha un senso completo se è preparazione alla famiglia del cielo. Oh, come dobbiamo guardare, in tutte le nostre feste, al Paradiso, perché la nostra abitazione è in paradiso, la nostra abitazione non è di quaggiù e l’amore che possiamo esprimere quaggiù, è benedetto, se è posto così nella redenzione, in Gesù. Gesù è venuto a dare un significato profondo, unico, intramontabile a tutte le nostre cose umane. La famiglia cristiana modellata sulla famiglia di Nazaret, è un capolavoro della provvidenza di Dio, un capolavoro cui il Signore ha dato se stesso. Dobbiamo pregare molto per le famiglie nostre perché realizzino nella fede una loro pienezza. Dobbiamo pregare molto per le famiglie nostre perché sappiano sentire la loro vocazione che è vocazione di grazia, è vocazione di paradiso. I genitori che si amano, e amandosi realizzano la loro missione e preparano cittadini per il cielo, nuovi nuclei d’amore per il trionfo del regno di Dio. Preghiamo per le nostre famiglie, perché non si fermino a non fare delle cose sbagliate così comune alle altre famiglie, ma si realizzino in una pienezza di vita, in una pienezza di grazia, in una vocazione veramente degna di figli di Dio: l’accoglienza a Gesù che è venuto, la sequela di Gesù che è diventato uno di noi.