15/05/1977 - Vespro VI Domenica Pasqua Cresima

Sant'Ilario d'Enza, 15/05/1977
Catechesi al Vespro

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Per voi un giorno di festa; vi deve lasciare un grande ricordo, un ricordo di vera gioia, vi deve lasciare un ricordo di vita. Guardate! Guardate: cosa vuol dire in fondo ricevere la Cresima? Vuol dire che il Signore vi promette di darvi la grazia per crescere buoni, è una grazia di crescita. Cosa vuol dire diventare buoni? Ve lo abbiamo ricordato nel catechismo, potrei interrogarvi, ma il catechismo è già finito… perciò ve lo rammento io. Diventare buoni vuol dire crescere nel bene, prima di tutto diventare la consolazione dei vostri genitori. I vostri genitori si aspettano da voi, hanno fatto molti sacrifici, continuano a farli, è giusto che vi vedano crescere buoni, e quando diciamo buoni diciamo obbedienti, diciamo docili, diciamo pronti ai vostri doveri di scuola e in quelle piccole cose in cui potete aiutarli. Buoni vuol dire crescere come vi vuole il Signore, il Signore non ci ha dato la sua legge perché portiamo un peso, il Signore ci ha dato la sua legge per la nostra gioia! Pensate, ve lo dicevo già a dottrina, se ci alzassimo una mattina e tutti gli uomini osservassero la legge di Dio: nessuno rubasse, tutti si volessero bene, tutti andassero d’accordo: questo mondo diventerebbe un paradiso. In questo mondo si soffre perché si trasgredisce alla legge di Dio. Crescere, per voi, diventare buoni, vuol dire crescere nell’amore del Signore, nella paura di offenderLo, perché quando si offende Dio si è vicini anche a offendere gli uomini, perché si va d’accordo se si teme Dio, si rompe tutto se ci si lascia nel proprio egoismo. Crescere buoni vuol dire andare a messa; perché andare a messa? E, vi dovrei ripetere delle cose che sapete già; ve l’ho chiesto a dottrina, sareste capaci anche di ripetermelo adesso; perché dobbiamo andare a messa? Ma penso che abbiate capito: si va a messa per aiutarsi e per aiutare, per salvare i nostri valori e aiutare gli altri uomini a salvarsi, perché tutto il bene ci viene da Cristo Signore che nell’Eucaristia rinnova il suo sacrificio. Bene! Diventerete buoni? Diventerete progressivamente buoni? Io lo spero proprio! C’è qualcheduno di voi che ne dubita? Oggi nessuno ne dubita! Tutti sono tesi al bene, alla bontà. E adesso allora noi invochiamo la benedizione di Dio particolarmente su di voi che cominciate a frequentare la parrocchia dei grandi, noi la chiamiamo la “comunità”, cioè la parrocchia, la parrocchia dei grandi; prima appartenevate alla parrocchia dei piccoli, adesso cominciate, - cominciate dico - ad appartenere e a svolgere la vostra attività nella parrocchia dei grandi. Noi invochiamo la benedizione di Dio, perché cresciate molto bene, voi durante la benedizione invocherete proprio questa grazia perché sia un giorno molto luminoso. Il ricordo della dottrina e della cresima non ve lo do oggi perché faremo il giorno 29, il giorno di Pentecoste, la festa insieme con quelli di prima Comunione e con tutti gli altri, quindi il ricordino ve lo darò allora. Intanto siate proprio fin da stasera disposti a voler crescere, a crescere molto nella grazia del Signore.

CODICE 77EEV01365C
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 15/05/1977
OCCASIONE Catechesi al Vespro
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale, Cresima
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Parla ai bambini della Cresima
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