18/03/1973 - Articolo di fondo Il Ventilabro 8 La nostra Quaresima

Sant'Ilario, 18.3.73
Articolo di fondo de "Il Ventilabro" pag 1

LA NOSTRA QUARESIMA “Sono giunti i giorni della beata Quaresima, preghiamo perciò Dio nell'umiltà della mente e del cuore. E sebbene la nostra anima, fatta ad immagine del Dio vivente, debba per tutta la vita essere soggetta e gioiosamente obbediente ai disegni divini, specialmente in questo tempo deve osservare la legge di Dio. Impariamo da coloro che ci hanno preceduto nella fede: primo tra loro il legislatore Mosé che per quaranta giorni sul monte Santo non si nutrì di altro che della parola di Dio. Secondo esempio Elia il quale per quaranta giorni pellegrinò al monte Santo. Da ultimo ci viene incontro lo stesso nostro Signore Gesù Cristo che penetrando nei segreti del deserto per quaranta giorni completi distrusse ogni tentazione del diavolo. Perciò preoccupiamoci in questi quaranta giorni di strappare dal nostro cuore il fermento del male per trovare nel giorno della Beatissima Resurrezione l'azzimo della sincerità e della verità” (dal Messale mozarabico). Grazia di conversione piena, di trasformazione efficace, la Quaresima è definita il “tempo della salvezza”. Salvezza perché è accettare il piano di Dio per noi, salvezza perché ci toglie dal nostro egoismo, ci rende collaboratori attivi all'opera della Redenzione. Una vita inutile, vuota, superficiale è abbandonata e si pone la propria energia prezioso strumento di carità cristiana. Trasformarci per trasformare, donarci al Signore per poter donare. Si configura dunque così il nostro lavoro: 1) Un lavoro di purificazione con la penitenza. Ricordiamoci del nostro Battesimo: svestirci dell'uomo vecchio per rivestirci di Gesù. Non si può salire verso la Pasqua se non si realizza il nostro passaggio alla grazia. La vita deve crescere e da bambini deboli per il peccato progredire alla maturità del cristiano adulto. Penitenza che è confessione e insieme espiazione della nostra vita passata, che è revisione forte e generosa. “La penitenza - per strano che possa parere - è una primavera e non per nulla la quaresima coincide con la primavera” (D. De Luca). 2) Un lavoro di progresso, perché in una lucida cognizione di umiltà riconosciamo ciò che non abbiamo fatto. Dobbiamo tutti diventare catecumeni, cioè persone che sono disposte a completarsi, che sono desiderose di ritornare scolari nell'ascolto fervido della Parola di Dio. 3) Un lavoro di unione con Cristo. Tutta la liturgia tende a farci capire i sentimenti che sono in Lui perché anche noi possiamo offrire il nostro sacrificio “in soavità”. Educarci per vivere la Pasqua. È Maria nostra Madre il modello fulgido in questa nostra partecipazione al Mistero Pasquale. Maria ha saputo soffrire con Gesù per la salvezza del mondo. Insegni anche a noi.

CODICE 73CHS010
LUOGO E DATA Sant'Ilario, 18.3.73
OCCASIONE Articolo di fondo de "Il Ventilabro" pag 1
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Scritto
ARGOMENTI Quaresima
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
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    Umberto Roversi

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