11/01/1987 - Omelia Battesimo di Gesu

Sant’Ilario d’Enza, 11/01/1987
Omelia, Festa del Battesimo di Gesù – Anno A

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Is 42, 1-4. 6-7; At 10, 34-38; Mt 3, 13-17.

Una festa di gioia, la gioia perché Gesù è proclamato il Figlio prediletto, perché Gesù ha le compiacenze del Padre. Abbiamo la grazia di avere Gesù e con Lui ogni bene, un bene grande, fervido: il bene del tempo e il bene dell’eternità, il bene di poter vivere nella grazia di Dio, il bene supremo di avere il Paradiso aperto per noi, perché la manifestazione di Gesù è manifestazione di Redenzione, una Redenzione che comincia proprio di qui, nel conoscere meglio Dio. Noi, alzando gli occhi al cielo, vediamo una Comunità, la Comunità delle Persone divine, la Comunità di Coloro che ci amano e ci chiamano, ci chiamano a vivere una vita conforme a Cristo perché ci hanno dato la mirabile umanità di Gesù, nostro modello, nostra forza, nostra espiazione.

Ecco perché dobbiamo esultare ed entrare profondamente nella gloria di questa Rivelazione, sentire come dobbiamo vivere di questa grande verità, che Dio si dona a noi. Il Padre verrà chiamato nostro Padre; il Figlio si è fatto uno di noi, ci ha cercato e ha sofferto per noi, è morto per noi, è risuscitato per noi; lo Spirito Santo, che diventa la guida per ogni figlio di Dio, diventa il Consacratore di tutti gli affetti. Dicevo una gioia immensa; dicevo una spinta grande, per superare tutte le nostre piccinerie e le nostre mediocrità.

Troppe volte il demonio ci tenta a ridurre la vita cristiana a qualche cosa di molto povero, a certe formule, a certe pratiche: è un grande danno. Siamo chiamati dalla Trinità stessa a vivere della vita divina, siamo chiamati ad essere come Gesù e in Gesù dobbiamo sempre vedere il modello. Ha detto il Signore a Giovanni: “Conviene adempiere ogni giustizia”. Cos’è giustizia? E’ l’adempimento del piano di Dio, del progetto di Dio, il progetto che tutti gli uomini siano santi e degni a somiglianza di Gesù, perché il piano divino è un piano di mirabile grandezza: il Signore ci chiama ad essere come Gesù, cioè santi.

Proponiamo allora un nuovo motivo di ardore, il motivo fondamentale, il motore di tutte le nostre azioni: vivere da figli di Dio, vivere come Gesù e avere i sentimenti di Gesù e avere le scelte di Gesù. Troppe volte facciamo delle scelte da uomini; troppe volte, con il peccato, facciamo ancora delle scelte inferiori. Bisogna che noi aspiriamo a cose grandi, a cose mirabili.

La Manifestazione della Trinità ci dice quanto Dio ci ama, ci dice quanto Dio ha preparato per noi. Andiamo quindi avanti con coraggio e diventiamo sul serio, fortemente, decisamente cristiani, cioè come Gesù, come Gesù per vivere così nella sua grandezza e nella sua missione.

CODICE 87AAO01330N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 11/01/1987
OCCASIONE Omelia, Festa del Battesimo di Gesù – Anno A
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI La Rivelazione della Trinità
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