Dt 8, 2-3. 14-16; 1 Cor 10, 16-17; Gv 6, 51-58.
La festa del Corpo e del Sangue del Signore è soprattutto una festa di gioia, di una grande gioia, di una gioia che prorompe, di una gioia che per un’anima di fede è difficile contenere, perciò si è dato a noi, si è dato per noi, si è dato ad. ognuno di noi, si è dato per esserci sempre vicino, in un trionfo di amore, in un trionfo di misericordia. Lo sapeva bene che per un’anima, che crede, questa è una terra d’esilio, perché la nostra vera patria è il cielo e ognuno di noi deve cercare di avere il suo tesoro nel cielo. Una festa di gioia e una festa di sicurezza: la sicurezza che nessuna cosa può essere così superiore, può essere così avvilente da non lasciare speranza. Ogni cosa è misurata da Lui e Lui si accompagna a noi, s’accompagna a noi con tanta, con meravigliosa larghezza. È sempre con noi, sempre! E non sono parole, voi lo sapete, sono realtà, sono realtà forti!
Ed è per questo che sposarsi nel giorno di questa festa è segno che si pone totalmente la speranza in Lui, che la famiglia verrà santificata, che la famiglia otterrà lo scopo della propria missione, realizzerà la vera santità e l’educazione vera e giusta dei figli, che il Signore si degnerà di dare. Sposarsi in questo giorno contiene allora un atto grande di fede, un atto grande di certezza e di confidenza in Lui. Che cosa possiamo dire allora se non che le vostre speranze vengano completamente realizzate, che voi nella vostra vita matrimoniale ve Lo sentiate vicino, nei giorni pesanti e nei giorni lieti, nei giorni di tribolazione, ci vogliono per raggiungere la patria, e nei giorni in cui sentite che il vostro amore supera tutto. Vogliatevi sempre bene in Lui, sentite che Lui è in mezzo a voi, che Lui è con voi, che Lui vi accompagna, che Lui conta i capelli del vostro capo, e non ne cade uno se non con il permesso del Padre. Così, proprio, abbiate viva la fede di chi giorno per giorno sa di tessere il proprio vestito, giorno per giorno cercate di nutrirvi di preghiera, cercate che la Parola di Dio vi illumini in ogni momento, che le vostre virtù siano virtù vere, fatte sul suo esempio, perché Gesù nell’Eucaristia si presenta come il modello della vita di ogni giorno, di una vita così, nell’umiltà e nell’adempimento sereno del proprio dovere. Imitate Lui, imitatelo nel distacco dei beni terreni; imitatelo nel trionfo dell’amore. Nel vostro amore vicendevole troverete sempre la strada per amare e guidare la vostra famiglia, perché il Signore santifica tutto.
La missione, la missione che è propria della Chiesa, sia ancora vostra, sia vostra nel consolare chi è afflitto, nel dare soprattutto la parola a chi è lontano, nello spalancare il vostro cuore, così che la vostra famiglia sia veramente evangelica, sia veramente forte, sia veramente ricca in questo dono. Famiglia aperta per una missione grande, famiglia generosa per un accumulo di grazie. Siate così, in Lui e per Lui, veri discepoli di Gesù. Dite al Signore: “Oh, sì, vogliamo ogni giorno nutrirci di Te, per vivere sempre di Te, partecipare alla tua Messa perché anche la nostra vita diventi una Messa”. Dite al Signore che volete essere pronti a tutte le sue domande, che la vostra ambizione è quella di fare la Volontà del Padre, come in cielo anche qui in terra. E così la benedizione sua discenda vigorosa e grande e sia la vostra vita di meraviglia in meraviglia fino alla meraviglia dell’eternità, della gloria, della benedizione che è partecipazione della gloria stessa di Dio.
CODICE | 87FMO0133BE |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 21/06/1987 |
OCCASIONE | Omelia, Solennità del Corpus Domini – Anno A – Matrimonio |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | La gioia e la sicurezza di avere Gesù con noi |
© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAP | CREDITS