06/10/1985 - Omelia Domenica XXVII Ord Matrimonio

Gn 2, 18-24; Eb 2, 9-11; Mc 10, 2-16

Un Matrimonio: giorno di festa, di vera festa. Quelle poche feste che ci sono nella vita.

È giorno di festa perché è giorno di consacrazione dell’amore. E l’amore è la cosa che vale, che dura, che fiorisce, che trionfa. È giorno di speranza, perché è giorno in cui si guarda con fiducia, è giorno nel quale si pone la proprio vita nelle mani di Dio, nelle grandi, meravigliose prospettive di Dio; giorno nel quale si riconosce il progetto di Dio, progetto che vuole l’amore, che vuole la vita, che vuole il trionfo dell’amore. Ecco perché c’è festa, c’è tanta festa. Noi ci uniamo agli sposi nella festa e diciamo loro: abbiate fiducia! Abbiate fiducia nel valore dell’esistenza, perchè l’esistenza posta nel piano di Dio ha un grande significato, un significato che dal tempo tocca l’eternità, che dal contingente e dal momentaneo tocca l’eterno. Abbiate fiducia e ponete la vostra vita come la vuole il Signore. Il Signore vuole da voi la fede, non una fede qualsiasi, ma una fede vera, una fede grande, una fede che corrisponda al duro, continuato travaglio del quotidiano. Noi vi auguriamo una fede veramente magnifica, una fede generosa, fervida, che trasformi tutte le vostre cose, tutte le vostre incombenze e tutti i vostri lavori. Abbiate fede, molta fede. La fede in Dio Padre provvidente, in Dio che veglia su di noi e ci dona continuamente la sua grazia e la sua misericordia.

E nella fede realizzate il vostro amore fatto di comprensione e di idealità, fatto di generosità, una generosità di ogni giorno, di ogni ora. Gli sposi per realizzarsi hanno bisogno sempre di appoggiarsi l’ uno all’altro, di sentire insieme, di operare insieme e, se occorre, di soffrire insieme. Vogliatevi bene. Sia la vostra vita una continua crescita in questo amore.

E vi auguriamo ancora una comprensione anche degli altri, perché celebrate il Matrimonio nella Chiesa. Questo vuol dire che siete cristiani che capite, che sentite la fraternità che si estende a tutti e vuol essere per tutti. Noi vi auguriamo di vivere integralmente il vostro ideale, di vivere giorno per giorno in una sequenza mirabile di cose e di virtù. Noi vi auguriamo di sentire sempre la presenza di Dio magnifica e grande, di sentire la presenza di Dio che vi aiuta e che vi guida.

Avete voluto sposarvi nella festa della Beata Vergine del Rosario, ed è invocando la Madonna che vi sentirete ancora più sicuri, più sereni, più forti, perché Dio ha dato la Madonna agli uomini come espressione della sua grande bontà, della sua grande e continua Provvidenza. La Madonna vi insegnerà, la Madonna vi proteggerà, la Madonna vi sarà vicino sempre, facendovi sentire come i misteri di Gesù, che meditiamo nel rosario, sono misteri nostri, della nostra vita, sono misteri che spiegano l’oscurità della nostra esistenza, gli interrogativi, a volte così forti, della nostra quotidianità. Rivolgetevi a lei. Santificatevi sul suo esempio, realizzate giorno per giorno la vostra vocazione, realizzate giorno per giorno la vostra felicità.

Siate contenti, perché avete l’amore di Dio; siate contenti, perché avete l’amore della Madonna; siate contenti, perché avete il vostro amore, l’amore tra di voi, l’amore dei vostri cari, l’amore dei vostri amici. Siate contenti!

Oggi incominci una tappa grande di questa contentezza che parte dal cuore di Dio e va per tutta la vostra esistenza.