13/11/1980 - Omelia Giovedi XXXII Ord

Sant'Ilario d'Enza, 13/11/1980
Omelia, Giovedì XXXII settimana Tempo Ordinario

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Sap 7, 22- 8-1; Lc 17, 20-25

“Il regno di Dio è in mezzo a voi” (cfr. Lc 17, 21). Queste parole profetiche di Gesù segnano bene l’assemblea cristiana che si riunisce spinta dalla Parola di Dio, che si riunisce attorno alla croce di Cristo. Vorrei che meditassimo sempre, molto a lungo, la necessità di capire la nostra assemblea eucaristica. Ve lo propongo come esame di coscienza e come meditazione, ora che vogliamo riprendere con stasera la Messa comunitaria, la Messa comunitaria soprattutto dei giovani. Perché questa Messa? Che scopo ha questa Messa? Perché la chiamiamo Messa comunitaria? Perché nei suoi riti e nei suoi canti vuole sottolineare come è l’Eucaristia che fa la Chiesa, ed è attorno all’altare del Signore che troviamo la pienezza dei nostri ideali comuni, la forza della nostra speranza, la gioia della nostra fraternità. La chiamiamo comunitaria perché ci deve dare il senso vero della Chiesa, ci deve dare il senso della nostra appartenenza alla Parrocchia, ci deve dare la sensibilità del nostro posto in Parrocchia. Tutti i gruppi si devono sentire bene impegnati e, se alzo solo gli occhi e mi guardo attorno, m’accorgo che più che gruppi ci sono rappresentanti di gruppi e dei rappresentanti non molto numerosi. Impegni, studio, ci sarà anche questo, ma non è temerario il pensare che manchi una certa sensibilità, una sensibilità che ci dovrebbe portare a trovare in Gesù il senso del nostro essere insieme. Non siamo insieme, così, per motivi umani o per motivi di consuetudine, ma siamo insieme perché scopriamo che solo così possiamo collaborare al regno di Dio, che solo così ci prepariamo a quello che è il nostro avvenire, ci impegniamo ad essere veramente coscienti e forti. La Messa del giovedì deve essere una Messa molto curata, deve essere una Messa veramente amata. Ecco perché i gruppi, che assumono la preparazione di questa Messa, devono singolarmente sentirsi responsabili. Devono fare di tutto, perché possono così contribuire a un soffio grande di fraternità spirituale. La Messa è Gesù. L’Eucaristia non è una cosa. “Cosificare”, come si dice, l’Eucaristia vuol dire non capire l’Eucaristia. L’Eucaristia è una Persona, una Persona viva, operante, meravigliosamente buona e meravigliosamente potente che ci vuole unire al mistero suo pasquale, al mistero della sua morte e della sua risurrezione. È Lui che è presente. È Lui che santifica. È Lui che ci unisce a sé e ci porta al Padre. Scoprire il valore dell’Eucaristia è scoprire proprio il centro di tutta la nostra vita, il centro di tutta l’opera della nostra salvezza. Ogni qualvolta si celebra l’Eucaristia si rinnova questa opera e si rinnova non per una parte che fanno gli altri, per quello che facciamo noi, perché siamo tutti noi che offriamo la Messa. Cerchiamo allora di impegnarci, perché durante quest’anno possa essere una continua ascesa di partecipazione compresa, attenta, fervida, un incontro vivo con Gesù redentore.

CODICE 80MCO0133VN
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 13/11/1980
OCCASIONE Omelia, Giovedì XXXII settimana Tempo Ordinario
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI La Messa comunitaria del giovedì
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