07/03/1977 - Omelia Lunedi II Quar

Sant’Ilario d’Enza, 07/03/1977
Omelia, Lunedì II Settimana Tempo Quaresima

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Dn 9,4-10; Lc 6,36-38

Tutta la liturgia si orienta verso al preghiera di propiziazione. Avete sentito la preghiera del profeta Daniele per il suo popolo. Avete ripetuto il Salmo 78. Il Vangelo ci raccomanda di essere misericordiosi. E chi ha più bisogno di misericordia dei peccatori? I peccatori sono gli esseri più infelici: hanno lontano Dio, hanno aperto sotto i piedi l’inferno. Basta un momento solo e c’è un’eternità di inferno. Se dobbiamo essere misericordiosi verso quelli che mancano di beni materiali, verso quelli che hanno fame, o quelli che hanno bisogno di soccorso, ammalati, quanto più noi dobbiamo avere compassione dei peccatori. “Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro”. L’esempio che il Signore ci presenta è un esempio di infinita misericordia e il Signore ce lo ha ripetuto in un altro momento, quando ci ha detto che dobbiamo perdonare anche noi come perdona il Padre. I peccatori lacerano la Chiesa, ma li dobbiamo perdonare e pregare per loro, ma dobbiamo intercedere per loro. “Pregate per quelli che vi perseguitano”. Oh, il nostro obbligo di pregare per i peccatori quanto è grande! Che cosa ci ha ripetuto la Madonna se non questa grande dovere? Che cosa ci ha ripetuto a Lourdes e a Fatima? Che cosa ci ha ripetuto a La Salette? E a santa Caterina Labourè, quando ha fatto coniare la medaglia miracolosa? Sempre questo grande dovere, perché – vedete? – è un dovere. Non è solo un’opera buona. È un dovere che nasce proprio dal nostro battesimo, perché col battesimo siamo uniti al Cristo che noi chiamiamo salvatore e anche noi dobbiamo essere salvatori. Del resto, più di tutto abbiamo l’esempio di Gesù. Contemplatelo là, nell’orto degli ulivi, prima di iniziare la sua Passione, quando si sente oppresso da tutti i peccati del mondo. Il Signore suda sangue tanta è la sua angoscia, ma aderisce al piano di Dio: “Non la mia , la tua volontà”. Aderisce al piano di salvezza a costo di tutti i suoi dolori, della sua stessa vita. Ecco perché per entrare bene in questa Quaresima è necessario che entriamo nelle intenzioni di Gesù. E le intenzioni di Gesù, espresse particolarmente nella sua Passione, sono proprio queste: la salvezza del mondo, la conversione dei peccatori, il ritorno al Padre. Ecco perché,particolarmente durante la messa che rinnova il mistero pasquale di Gesù, particolarmente durante la messa dobbiamo insistere in questa preghiera, dobbiamo strappare le anime all’inferno, dobbiamo sempre più persuaderci che il peccato è l’unico vero male, l’unico vero male. È il peccato la vera tragedia dell’umanità. Non c’è una cosa così terribile come il peccato. Liberare il mondo dal peccato sarebbe donargli tutti i beni. Ecco perché dobbiamo contribuire in unione con Gesù, pensando alle sofferenze di Gesù, pensandoci soprattutto durante la messa, dobbiamo contribuire efficacemente a questo movimento di salvezza. È questo che il Signore particolarmente ci chiede.

CODICE 77C6Q013
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 07/03/1977
OCCASIONE Omelia, Lunedì II Settimana Tempo Quaresima
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
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