17/01/1987 - Omelia Sabato I Ord S. Antonio abate

Sant’Ilario d’Enza 17/01/1987
Omelia, Sabato I settimana Tempo Ordinario , Memoria di Sant’Antonio abate

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Mi 6, 6-8; Mt 19, 16-21

Onoriamo oggi sant’Antonio abate perché è stato un grande santo della preghiera; ha voluto consacrare tutta la sua vita, la sua vita lunga, è campato centodieci anni, alla preghiera, vedendo nella preghiera il mezzo più forte che ci ha dato Dio per essere veramente come Lui ci vuole.

È stato un grande esempio di preghiera, una preghiera nel deserto, una preghiera del giorno, tutto il giorno, e tante volte delle ore della notte. È stato un grande esempio di come dobbiamo dividere il nostro tempo, che troppe volte è un tempo diviso male tra le nostre occupazioni e l’impegno, la gloria, la gioia della preghiera.

Onoriamo ancora sant’Antonio perché è stato un grande esempio di penitenza: una vita dura, una vita senza i nostri comodi, senza le nostre evasioni, sempre nella penitenza e non qualche penitenza, sempre nella penitenza. Ha saputo durare così fino al termine dei suoi giorni. Ci insegna come la vita cristiana dev’essere uno sforzo, come si suol dire un’ascesi, cioè una salita, cioè un impegno: quaggiù non abbiamo la nostra vera distensione, la nostra vera gioia è oltre questa vita. E dobbiamo sapere sforzarci e dobbiamo saperci vincere, dobbiamo saper dominare le nostre passioni, i nostri risentimenti, le nostre tendenze al facile e al superficiale.

Onoriamo sant’Antonio come modello di cristiano fervido nell’amore alla Chiesa, nella difesa della Chiesa. Lasciava il deserto per consolare i martiri, lasciava il deserto anche per dei tempi piuttosto lunghi per difendere dagli eretici, era sempre presente nella vita della Chiesa del tempo, sentiva che un cristiano non può isolarsi in se stesso, ma nella società dev’essere fermento attivo, fermento forte, fermento continuo.

Domandiamo a sant’Antonio, allora, queste grazie: la preghiera, l’ascesi e l’impegno. Domandiamo a sant’Antonio che ci ottenga da Dio questa gioia forte e grande, la gioia di essere dei cristiani che sentono, dei cristiani che vivono, dei cristiani che operano.

CODICE 87AGO01330N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza 17/01/1987
OCCASIONE Omelia, Sabato I settimana Tempo Ordinario , Memoria di Sant’Antonio abate
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
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