Ger 26,11-16.24; Mt 14, 1-12.
Domandiamo al Signore questa sera la grazia di una grande purezza. Il testo evangelico ci fa riflettere sui frutti dell’impurità: l’uomo maggiore tra tutti i nati di donna (cfr Lc 7,28) è stato ucciso a causa dell’impurità. Questa disgraziata non s’è fermata di fronte al delitto: l’impurità l’aveva resa estremamente egoista. L’egoismo brutale, passionale è all’origine di molte cose cattive e dannose.
Dobbiamo desiderare una grande purezza per avere un grande ascolto di Dio e un grande rispetto del suo piano e della sua legge. Un grande rispetto perché Dio ha fatto tutte le cose con meravigliosa sapienza e ha dato a noi delle leggi e delle regole molto belle e molto sante.
L’impurità è ribellione a queste leggi di Dio, è una specie di contorcimento delle proprie vergognose passioni.
Abbiamo un desiderio grande di purezza nel pensiero, nella fantasia, nei desideri, in quelle che sono le nostre vere aspirazioni di fondo. Desideriamo che la purezza regni, che trionfi sempre in noi e siamo ben intransigenti, fortemente intransigenti. Si nobilita, si accresce, ci dà tanta gioia una purezza che non viene mai a patti, che è sempre delicata, che guarda i modelli di purezza che sono in Gesù e in Maria.
Questo chiediamo, questa sera, per tutti noi, per la nostra corrispondenza alla grazia, per l’amicizia che deve trionfare nel bene.
CODICE | 86H1O0533GN |
LUOGO E DATA | Saint Nicolas (AO), 02/08/1986 |
OCCASIONE | Omelia, Sabato XVII settimana Tempo Ordinario |
DESTINATARIO | Campeggio estivo ragazze |
ORIGINE | |
ARGOMENTI |
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