01/08/1986 - Omelia Venerdi XVII Ord Campeggio femminile

Ger 26,1-9; Mt 13,54-58.

La sapienza di Gesù è un dono che ci ha dato per capire la sua parola, per gustare i suoi insegnamenti.

Noi ricordiamo che la fede è il grande dono ed è gratuito. Il Signore ce l’ha data per la sua infinita bontà.

Dobbiamo stare molto uniti a Lui perché possiamo così avere qualche cosa di quello che aveva Lui. Guidato dallo Spirito Santo nella sua umanità, Gesù ha fatto le sue scelte in maniera prodigiosa e divina. Si tratta anche per noi di fare delle scelte. Vivere è continuamente scegliere: con che criterio lo dobbiamo fare se non con il suo per essere come Lui, per agire come Lui, per vivere e non avere altra mira che la gloria e il beneplacito del Padre?

L’uomo-animale si lascia guidare dall’istinto; il filosofo si lascia guidare dalla sua ragione orgogliosa; il cristiano si deve lasciare guidare dallo Spirito per essere come Lui, per vivere come Lui pur nella nostra povertà di ogni giorno.

Vivere di Gesù, sentire come Gesù, gustare quello che gusta Gesù. Non avere un fine egoistico e orgoglioso, ma volere in tutto che l’amore ci guidi, che l’amore trionfi, che l’amore resti sempre il vero movente di tutti i nostri pensieri, di tutti i nostri affetti, di tutte le nostre azioni.

Questa è la grazia che vogliamo chiedere proprio nello spirito di san Francesco d’Assisi che ottenne la grazia dell’indulgenza e del perdono nella contemplazione della santa umanità di Gesù crocefisso per essere come Gesù, per essere nell’ordine della salvezza da conquistare e da partecipare agli altri.