01/11/1987 - Omelia Tutti i Santi Matrimonio

Sant’Ilario d’Enza, 01/11/1987
Omelia, Domenica, Solennità di Tutti i Santi - Matrimonio

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Ap 7, 2-4. 9-14; 1 Gv 3, 1-3; Mt 5, 1-12.

La festa di oggi mette in risalto particolarmente due cose: la prima è che oltre questa vita c’è un’altra vita che non termina, una vita senza ingiustizie, senza cattiverie, una vita in Dio e con Dio; la morte non taglia tutto, anzi la morte è inizio di vita. Una seconda cosa è che l’altra vita è una fraternità perfetta, dove tutti sono nella pace, tutti sono nella gioia. Questa terra allora non è la nostra dimora perpetua e il Signore prepara cose meravigliose. La festa di tutti i Santi ci dice che sono nostri fratelli e sono i fratelli che tante volte, in questa vita, hanno dovuto soffrire, hanno avuto umiliazioni, travagli, ma ora sono nella vittoria del Cristo, sono nella gloria del Cristo.

Raccogliamo quindi molta forza, molta speranza da questa festa, perché raccogliamo il senso dell’esistenza e il senso è proprio qui: è una vita di semina; seminiamo, seminiamo più che possiamo, per raccogliere nell’eternità. Questo ci ha assicurato Cristo Signore, per questo è risorto dal sepolcro e ha detto che noi saremo simili a Lui e saremo con Lui per sempre. E’ in questa cornice quindi di speranza, di gioia, di fraternità che si celebra il vostro matrimonio, lo si celebra con la vera speranza di compiere bene la propria missione. Formare una famiglia è avere una missione, una missione per se stessi, una missione per la società e per la Chiesa. Vi sposate nella festa dei Santi perché volete domandare al Signore un’ esistenza generosa, fervida, aperta ad ogni sorta di bene, ad ogni sorta di grazia. Vi sposate nella festa dei Santi perché volete affermare la vostra fede nel valore della vita, nell’impegno della vita. Volete affermare com’è grande la speranza che ogni uomo deve avere, che ogni famiglia deve avere.

La famiglia è una cosa grande e sacra, voi riaffermate questa grandezza della famiglia, riaffermate il vostro credo nella vita e il vostro credo nell’amore. Riaffermate con potenza, con forza, invocando la benedizione di Dio onnipotente, il valore di quelle cose che si compiono tutti i giorni e che si chiamano «il dovere». Riaffermate che il dovere va compiuto sempre, va compiuto con fede e con comprensione, va compiuto anche quando la stanchezza o la contraddizione tenta di impedire.

Ecco, per questo noi siamo uniti a voi, siamo uniti ai vostri sentimenti, siamo uniti alle vostre preghiere, siamo uniti alle vostre intenzioni e vi auguriamo ogni bene, perché vi auguriamo il Signore. Augurare Dio è augurare tutto e augurare Dio è augurare un senso grande della vostra vita e del vostro amore. Amatevi in Lui, amatevi sempre, amatevi crescendo sempre il vostro dono vicendevole. Amatevi perché Dio ci ama, amatevi perché è bello amarsi, perché è fruttuoso amarsi, perché è grande amarsi. Amatevi e nel vostro amore realizzate il vostro ideale, la pienezza del vostro ideale, la bellezza del vostro ideale, perché possiate essere così sensibilmente generosi, sensibilmente forti, possiate dare vero amore a Dio e vera consolazione a chi vi ama.

CODICE 87M0O0133UE
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 01/11/1987
OCCASIONE Omelia, Domenica, Solennità di Tutti i Santi - Matrimonio
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Il senso dell’esistenza è indicato dai Santi
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