15/06/1980 - Omelia XI Domenica Ord Matrimonio

2 Sam 12,7-10. 13; Gal 2,16. 19-21; Lc 7,36-8,3

Questa liturgia sottolinea la forza di un amore che è redentivo, di un amore grande che interviene nella vita e dà all’uomo la sua posizione vera; sottolinea come questo amore parte da Dio, è una comunicazione di Dio, è una partecipazione di quell’amore eterno, per il quale Dio si è piegato sull’uomo e lo ha creato e, poi, dopo che l’uomo ha peccato, lo ha redento.

La partecipazione all’amore di Dio noi l’abbiamo avuta mediante la morte e la resurrezione del Signore. Abbiamo letto la parola di san Paolo: “Non son più io che vivo, ma Cristo vive in me. Sono stato crocefisso con Cristo” (Gal 2,20).

Allora il discorso diventa molto forte: Cristo ci ha donato lo Spirito Santo perché noi avessimo un grande amore nella vita – “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore” (Mt 22,37) –, e perché ci amassimo tra di noi.

E così, anche quello che sarebbe solo un amore naturale diventa un grande amore in Cristo, un amore soprannaturale, diventa una ricchezza incalcolabile perché è amore di Spirito Santo.

Ecco, in questa domenica, gli sposi sono venuti per proclamare questa verità: il loro amore in Cristo, un amore grande, guidato e sorretto dallo Spirito Santo. Sono venuti a celebrare il loro matrimonio, un matrimonio nella fede, un matrimonio nella preghiera, un matrimonio nella Chiesa santa di Dio.

Che cosa allora possiamo dirvi, se non invocare per voi queste grandi grazie che vi illuminino, vi guidino, vi sorreggano sempre?

Il Signore Gesù è restato nell’Eucarestia, è restato in mezzo a noi, si è fatto pane per noi, perché il nostro amore a Dio e il nostro amore agli altri fosse sempre molto forte e sapesse vincere tutte le difficoltà.

Noi vi auguriamo di vivere potentemente il vostro amore cristiano, di viverlo con la certezza che avete il Signore con voi, che attorno al suo altare fiorirà la vostra famiglia, che il Pane del cielo non vi permetterà di piegarvi di fronte alle necessità, alle difficoltà, alle sofferenze, perché il Signore Gesù ci ama, ci ama e ci insegna ad amare. L’Eucarestia è comunicazione di Spirito, ci insegna ad amare, ci insegna che l’amore si realizza in un vero dono quotidiano. Il matrimonio è una missione, è un dovere di ogni giorno, è una responsabilità, è una chiamata alla testimonianza piena.

Siate perciò sempre fedeli ai vostri ideali, siate sempre fedeli giorno per giorno, situazione per situazione; siate fedeli. Vivete nella fede del Figlio di Dio, che vi ha amato e ha dato se stesso per voi. Vivete in questa fede e sappiate che nel Cuore di Gesù c’è la sorgente di ogni gioia e di ogni forza. Vivete nella fede, realizzate nella carità, nella mutua comprensione, nell’aiuto reciproco di ogni momento; realizzate nella vostra vita ecclesiale, perché la vostra vita sia ben espressa dal vostro canto, dalla vostra testimonianza e dal vostro servizio. Siate così i messaggeri del Signore, per il vostro amore che sia esemplare, per il vostro amore che sia costruttivo, per il vostro amore che sia serena e profonda dimostrazione che Cristo Signore è con noi e che partecipare alla Messa non è partecipare ad una cerimonia, ma è ricevere quella comunione di vita che ci innalza, ci fortifica, ci muove verso tutto ciò che è bello e che è buono.

Noi vi auguriamo questa vita di vero amore, nella grazia dello Spirito Santo, con Gesù Eucaristia, per tutti i giorni della vostra vita.