22/11/1987 - Vespro Cristo Re

Il Cuore del Re. Siamo invitati oggi ad insistere su questa meditazione: il cuore del Re. È stato un Cuore che ha amato e il suo Regno è d’amore. È stato un cuore che è stato trafitto e da questo cuore è nata la Chiesa. È nata la Chiesa come il prolungamento stesso del Cristo vivente. Nel cuore di Cristo troviamo tutte le ricchezze, tutti i doni, tutte le benevolenze, tutte le misericordie. E la più grande misericordia che ci ha fatto Gesù, lo sappiamo, è stato il dono della sua Madre, per cui parliamo del “Cuore della Madre del Re”, un cuore dolcissimo, misericordiosissimo, che ci ottiene da Gesù tutte le grazie. Dobbiamo guardare il Cuore Immacolato proprio come il canale misericordioso voluto da Gesù, perché tutto il fiume di grazia possa arrivare a noi, spandersi su ognuno di noi, vivificarci nella Grazia. È proprio così. E per questo oggi vogliamo chiudere la giornata ricordando intensamente la Madonna, pregandola perché ci ottenga l’aiuto, l’aiuto necessarissimo alla nostra fedeltà. Senza un dono di Dio, non riusciamo ad essere fedeli, non riusciamo a mantenere le nostre promesse, non riusciamo a cogliere tutti i tesori che Lui ci vuol dare. Ecco perché la invochiamo, ecco perché la chiamiamo, ecco perché vogliamo che sia sempre a fianco nostro. Con la Beata Vergine cammineremo, con la Beata Vergine vorremo iniziare bene domenica prossima il nuovo anno liturgico. Domenica incomincia l’Avvento e dobbiamo questa settimana prepararci per avere tanta maggiore generosità, tanta maggiore partecipazione, tanta maggiore vivacità di sentimenti in questo anno, perché sia l’anno della nostra vera santificazione.