13/12/1987 - Vespro III Domenica Avv

Accogliamo allora la parola dell’apostolo: “Rallegratevi”. Restiamo in questa gioia, la gioia vera, la gioia che ha un esempio nella gioia di Maria Santissima. Perché l’apostolo dice: “Rallegratevi sempre, ma rallegratevi nel Signore”. I motivi della gioia che scendono da Dio sono motivi magnifici, sono motivi pieni, sono motivi perenni, perché guardando a Dio ne riconosciamo l’opera, la sua opera di Creatore, ne riconosciamo veramente la ricchezza, la ricchezza del suo dono, la ricchezza della sua Provvidenza. Ne riconosciamo l’affabilità perché sappiamo che è Padre, ne riconosciamo la sicurezza perché sappiamo che è fedele. I nostri motivi di certezza, i nostri motivi che ci fanno essere saldi in ogni occasione sono i motivi proprio che devono essere da noi meditati abbondantemente in questo tempo. Prepararsi al Natale non è prepararsi a una consuetudine, è prepararsi a una meditazione, anzi ancora di più di una meditazione, a una grazia che ci viene da questa magnifica realtà che è il memoriale, la grazia che discende, la grazia che trasforma, la grazia che fa vincere. Realizziamo perciò un vero sentimento di gioia e guardiamo al Cuore Immacolato della Madonna che è in una profonda, inalterabile gioia, per tutti i secoli. Ha confidato nel Signore, il Signore l’ha ricompensata con un’abbondanza senza confini, con una ricchezza senza proporzione. Domandiamo alla Madonna soprattutto di vincere la tentazione e la tristezza del peccato per vivere in una grazia progressiva, in una grazia di amore, una grazia di vera stabilità. Offriamole il nostro cuore e diciamole il nostro grazie.