28/04/1985 - Vespro IV Domenica Pasqua

Sant'Ilario d'Enza, 28/04/1985
Vespro IV domenica Tempo Pasquale

Ascolta l'audio

L’apostolo ci parla del nostro inserimento in Cristo, per cui, se accettiamo di essere uniti a Lui nel mistero della sua crocifissione e della sua morte, lo saremo anche nel mistero della sua risurrezione. Vedevamo l’ultima volta il Salmo di introduzione a tutta l’ufficiatura, il Salmo 94, e meditavamo le parole dello Spirito Santo: “Ascoltate oggi la sua voce, non indurite il cuore” (Sal 94,8). L’ostacolo grande all’inserimento nostro in Gesù è proprio dato dalla durezza del nostro cuore, dal preferire i nostri egoismi, dal preferire le cose che piacciono alle nostre passioni. E questo indurimento del cuore non avviene tutto in una volta: è un po’ per volta, è non ascoltando nelle piccole cose che poi non ascoltiamo il Signore nelle grandi cose; chi scarta le piccole grazie finisce per scartare le grandi grazie. E il Salmo porta l’esempio classico degli Ebrei che, dopo aver visto tanti miracoli, dopo aver contemplato tante meraviglie di Dio, al momento di una prova (la prova della sete a Meriba, nel giorno di Massa, un episodio) non seppero credere: il loro cuore non si aprì, messo alla prova, non corrispose e avevano visto le sue opere, le sue mirabili opere. La pazienza di Dio è molto grande, ecco, ce lo dobbiamo sempre ricordare all’inizio soprattutto della nostra preghiera, perché troppe preghiere sono da scartare, perché non sono preghiere: sono distrazioni, sono perdite di tempo, riempiamo il cuore nostro di tante cose umane, forse di tante sciocchezze; sono, dice il Salmo: “Un popolo dal cuore traviato, non conoscono le mie vie” (Sal 98, 10). Conoscere le sue vie vuol dire vedere il perché delle sue opere. Abituarci a considerare il tempo della preghiera un tempo di fedeltà, un tempo di amore, un tempo di generosità, non una consuetudine, non un qualche cosa che facciamo perché non ci capiti qualche cosa di peggio; un tempo nel quale dobbiamo ascoltare il nostro Dio, prima ancora di dire le nostre cose. La preghiera-ascolto è una grande preghiera, perché apre l’anima a tutta la grazia di Dio, perché arricchisce l’anima e la rende sensibile al bene. Proponiamoci allora di ascoltare il Salmo, di vedere nel tempo della preghiera un tempo prezioso da non sciupare neanche in minima parte, da mettere tutta l’anima tesa in questo ascolto magnifico, perché siamo la piccola creatura che ascolta l’infinito Dio, perché siamo i figli che ascoltano il Padre, perché siamo i redenti che ascoltano Gesù fratello.

CODICE 85DTV01363N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 28/04/1985
OCCASIONE Vespro IV domenica Tempo Pasquale
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Preghiera Liturgica
Condividi su
MOVIMENTO FAMILIARIS CONSORTIO
Via Franchetti, 2
42020 Borzano
Reggio Emilia
Tel: + 39 347 3272616
Email: info@familiarisconsortio.org
Website: familiarisconsortio.org
  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAPCREDITS