08/12/1981 - Vespro Immacolata Consegna tessere AC

Sant'Ilario d'Enza, 08/12/1981
Catechesi al Vespro, Solennità Immacolata

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“Regni la grazia”. È proprio la parola che dobbiamo capire stasera. La grazia non vi deve essere solo, deve regnare, deve cioè occuparci totalmente, deve occupare ognuna delle nostre anime e tutti noi insieme. Perché il Signore ha parlato del regno di Dio ed è in questo giorno dell’Immacolata che è giusto che pensiamo intensamente a questo regno della grazia, a questo regno di Dio giacché riconosciamo il valore della Madonna proprio dalla grazia. Lo sforzo nostro è di lasciarci “afferrare da Cristo - come dice S. Paolo – afferrare”, è di donare a Cristo totalmente e gioiosamente la nostra vita. Tutta la nostra vita, tutte le nostre energie tutte le nostre capacità. La festa dell’Azione Cattolica si configura esattamente qui: renderci disponibili al regno di Dio, renderci disponibili ad essere gli artefici del regno di Dio. È una giornata nella quale facciamo un bilancio, il bilancio di questo anno passato, della nostra attività. Che cosa dobbiamo dire di quest’anno? Sono passate delle cose buone, positive e sono anche apparse delle cose meno positive, perché sentiamo che non possiamo essere contenti quando non abbiamo dato tutto al Signore, perché Dio è assoluto e non ci dobbiamo meravigliare che le sue esigenze siano assolute; perché l’Azione Cattolica non sia la “dormizione cattolica”, perché noi possiamo essere vigili e attenti ad ogni forma di bene, ad ogni palpito di chi ha bisogno, a tutte le istanze che la comunità suggerisce. Sentiamo che ognuno di noi deve essere pienamente responsabile, responsabile! In mezzo a noi cerchiamo che ci sia una piena libertà, cerchiamo che ognuno si senta così, pienamente libero, ed è giusto. Però ognuno deve sentirsi giudice di se stesso, giudice di quello che ha fatto e di quello che non ha fatto, di quello che avrebbe potuto, con spirito di sacrificio, donare. È su questo dono che dobbiamo sempre insistere. Il fatto dell’incarnazione cosa è stato se non il dono di Dio? “Dio così ha amato il mondo da dare il suo figlio unigenito perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna”. Il cristiano allora sente la logica dell’incarnazione, anche lui, a somiglianza di Cristo deve essere dato al bene, dato totalmente al bene. Gesù è stato il dono del Padre e in nulla si è risparmiato. Il Cuore di Gesù! Ecco, ciò che deve pulsare alla nostra anima, quello che ci deve muovere: l’amore di Cristo, è tutto qui, è tutto qui! L’impegno di essere nell’Azione Cattolica ognuno lo deve sentire in profondità, e ne deve sentire la gloria, deve sentire che, veramente, essere chiamati a servire Dio è acquistare il meglio. Cerchiamo allora di fare di più e di fare di meglio in una visione teologica chiara e precisa, senza discutere sulle nostre voglie o non voglie. Ognuno deve saper superare le proprie chiusure e i propri egoismi e presentarsi al Signore. Il discorso poi si approfondisce se scendiamo nel concreto. Quest’anno abbiamo una grande opera che è già cominciata: la Scuola Materna San Giuseppe. Qui cercheremo di convogliare tutte le nostre energie. Ogni gruppo senta che è chiamato a dare con senso vero di gioia. Ogni gruppo stenda bene le file per poter donare quanto più è possibile di interesse, di preghiera, di aiuto concreto. “Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa”. C’è l’azione del Signore che è su di noi e ci conduce. Cristo ci ama e vuole non solo i nostri desideri, vuole le nostre opere, e per questo dobbiamo rispondere il nostro “sono presente, sono pronto e sono attivo”.

CODICE 81N7V01311N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 08/12/1981
OCCASIONE Catechesi al Vespro, Solennità Immacolata
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale, consegna tessere Azione Cattolica
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Festa Azione Cattolica
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