15/02/1981 - Vespro VI Domenica Ord

Sant'Ilario d'Enza, 15/02/1981
Catechesi al Vespro VI domenica Tempo Ordinario anno A

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2 Tes 2, 13-14 L’apostolo ci suggerisce: “Rendete grazie a Dio”. Noi non solo riconosciamo in Dio l’Essere supremo, il Signore dell’universo, ma ci riconosciamo creature, cioè esseri creati, fatti dal nulla da lui. A Dio dunque non dobbiamo un piccolo ringraziamento, il ringraziamento di cose. Noi dobbiamo il ringraziamento essenziale: siamo perché lui ci ha fatto essere, perché lui ci ha presi dal numero dei non essere. Il ringraziamento è così fondamentale. Non c’è una fibra del nostro essere che non venga da lui. Lui ci ha suscitato gratuitamente, cioè a lui non viene nessun beneficio, a lui non viene nessun interesse. Ci ha creato gratis. Perché gratuitamente ci ha amati. E ci ha amati come sa amare un Dio. Ci ha amati e pur prevedendo, lui sa tutto, che noi lo avremmo tradito e offeso con i nostri peccati, lui ci ha voluto creare, ha voluto che noi fossimo. E che noi fossimo per l’eternità. E ci ha dato un compito. L’uomo nell’universo ha il compito di riassumere in sé l’universo materiale. Deve dare gloria a Dio per sé e gloria a Dio per tutte le creature del mondo. Quella gloria che inconsciamente cantano i cieli, che cantano tutti gli esseri che sono in questo nostro mondo, questa gloria incosciente deve essere tradotta da noi in una lode e in una gloria cosciente. Per questo ricordiamo che una delle finalità del giorno di domenica è proprio questa: ringraziare Dio creatore e invitare tutte le creature dell’universo a benedire il Signore: “Benedite opere tutte del Signore il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli” (cfr. Dan 3,57 -ss ). E tutte le domeniche noi ricordiamo la varietà di queste cose. Invitiamo il sole e la luna, le piogge e le rugiade, i venti, il fuoco e il calore, i ghiacci e le nevi, i monti e le colline, i mari e i fiumi, e tutte le domeniche ricordiamo i mostri marini, gli uccelli dell’aria, gli animali selvaggi e domestici. Tutto, tutto è invitato. Cosa vuol dire che è invitato? Che noi ringraziamo e lodiamo Dio, il benefico creatore, di tutto quello che nella sua sapienza e nella sua bontà ha seminato nel mondo. Benedite. Ecco, tutte le domeniche mattina siamo in questa armonia, siamo in questo esercizio del nostro sacerdozio: lodare Dio. A questa lode cerchiamo di non venire mai meno perché mancheremmo a una finalità essenziale della nostra esistenza.

CODICE 81BEV01335N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 15/02/1981
OCCASIONE Catechesi al Vespro VI domenica Tempo Ordinario anno A
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Ringraziamento
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
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