22/04/1973 - Articolo di fondo Il Ventilabro 9 Parrocchia realta vitale

Sant'Ilario, 22.4.73
Articolo di fondo de "Il Ventilabro" pag 1-2

PARROCCHIA REALTÀ VITALE La riflessione sul mistero pasquale di Cristo, così viva in questi giorni, ci ripropone il tema della nostra comunità Parrocchiale. La Chiesa, nata dal costato aperto di Gesù in Croce, non vuole evocare solamente la Morte e la Resurrezione del Suo Signore ma vuole anche e soprattutto farne una realtà attuale, odierna. La parrocchia come comunità locale di fedeli. La parrocchia troppe volte è concepita prevalentemente sotto l'aspetto culturale, una specie di supermarket delle comunioni. Si va in parrocchia non per trovarvi una comunità (il cristianesimo è un avvenimento sociale), ma per un servizio religioso, così come si va in farmacia a prendere una medicina. “La Parrocchia viene considerata al massimo come punto di convegno per una saltuaria preghiera collettiva - oppure parrocchia come chiesa edificio - oppure una chiesa speciale con registri, archivio, anagrafe e l'amministrazione concernente i fedeli - oppure come entità giuridica” (Paolo VI). La vera fisionomia della Parrocchia va configurata come la famiglia dei figli di Dio, la comunità dei fedeli che la Parola di Dio ha chiamato e riunito e che vivono per essere espressione concreta della carità di Cristo. La comunità apostolica di Gerusalemme unita nel Cenacolo resta il modello per ogni comunità locale. Riuniva gli Apostoli e i discepoli (circa 120), le donne con Maria Madre di Gesù. Insieme perseveravano unanimi nella preghiera aspettando lo Spirito Santo (At 1, 13). E poi in seguito “tutti perseveravano nel farsi istruire dagli apostoli, nella comunanza fraterna, nello spezzare il pane e nella preghiera” (ib. 2, 41). “Tutto il gruppo dei convertiti era un cuor solo e un'anima sola e nessuno di loro diceva proprio qualunque suo bene, tutto invece era posseduto in comune” (ib 4, 32). Una autentica comunità dunque la Parrocchia dove ognuno è beneficiario e artefice nell’opera comune di salvezza, dove ognuno si educa ad amare e a donare partecipando alla triplice funzione di Cristo, profetica, sacerdotale e regale. E' in questa luce, in questo quadro che va considerato l'urgente problema del nostro nuovo Oratorio. Un edificio che deve facilitare il grande compito della Comunità Parrocchiale di educare in Cristo. Non è per una struttura sportiva paesana, non per svolgere compiti che possono spettare ad altri: non abbiamo nessuna idea competitiva. Ma perché sia veicolo alla formazione della vera comunità cristiana di cui i giovani devono essere la parte più viva e dinamica. “Di ben poca utilità saranno le associazioni più fiorenti se non sono volte ad educare gli uomini alla maturità cristiana. I cristiani devono essere educati non a vivere egoisticamente, ma secondo le esigenze della nuova legge della carità, la quale vuole che ciascuno amministri a favore del prossimo la misura di grazia che ha ricevuto e che in tal modo tutti assolvano i propri compiti nella comunità umana” (Presbyterorum Ordinis, 6). Con il nuovo edificio vogliamo avere maggiore possibilità di creare “un'atmosfera”, dove i nostri ragazzi imparino ad orientare la loro vita a Dio, a volersi bene tra di loro, ad aprirsi generosamente agli altri e in particolare ai più bisognosi. Dove imparino a conoscere il Signore nella sua parola, dove si educhino alla preghiera e alla liturgia, dove sbocci magnifica la loro personalità di uomini e di cristiani. Dove comprendano che lo sport per un cristiano ha una specifica finalità, quella di coltivare la dignità e l'armonia del corpo, dono di Dio, di sviluppare la salute, il vigore, l’agilità e la grazia a servizio del bene. Perché lo sport diventi una scuola di lealtà, di coraggio, di risolutezza e di fratellanza, una glorificazione di Dio nel corpo, tempio dello Spirito Santo. “Al tuo tempio si addice la santità, o Signore” (Sal 92, 5). Tutta la comunità parrocchiale senta allora grande la responsabilità per il nuovo Oratorio, in particolare la sentano i genitori che sono i primi ad avere il compito dell'educazione. Confidiamo nell'intercessione del grande educatore dei giovani San Giovanni Bosco cui vogliamo dedicare l'Oratorio. Ci sia protettore e guida in un compito tanto importante e urgente!

CODICE 73DNS010
LUOGO E DATA Sant'Ilario, 22.4.73
OCCASIONE Articolo di fondo de "Il Ventilabro" pag 1-2
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Scritto
ARGOMENTI Comunità parrocchiale; oratorio
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