11/05/1984 - Catechesi mese Maggio

Sant'Ilario d'Enza, 11/05/1984
Catechesi mese di maggio

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L’Inno prosegue e dice: “O Vergine santa, mentre accogli il saluto dell’angelo, ponici (dacci) la pace”. Questa sera meditiamo sulla gioia che la Madonna ha avuto dopo l’incarnazione del Verbo.

Dalla bocca dell’angelo la Madonna ha ricevuto l’annuncio: “Lo Spirito Santo – diceva Gabriele – scenderà su di te e la virtù dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò l’Essere santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio dell’Altissimo e Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno” (Lc 1,35). Si adempivano tutte le promesse fatte ai patriarchi, ai profeti, agli uomini di Dio che aspettavano il Messia. La Vergine sa di essere punto centrale di tutta la storia. Quello che personaggi più illustri hanno sospirato di vedere e non l’hanno visto, ecco, si formerà in Lei: il bambino che nascerà sarà Figlio dell’Altissimo, sarà il Re universale.

Quale grandissima gioia deve avere avuto nel cuore la Madonna! Una gioia incomparabile: la gioia di essere la madre del Messia - il Messia! -, il Consacrato. L’umanità era senza speranza, era senza pace, era senza una vera prospettiva. Solo Dio può salvare l’umanità; solo Dio, inviando l’Atteso, inviando questo personaggio di mirabile forza e di mirabile santità. E non manda uno qualunque: manda lo stesso Figlio suo.

La Madonna entra in una contemplazione e in un’adorazione mirabile. Tutta la sua vita ora diventa una comunione profonda, ineffabile, con Gesù.

Ecco: la prima redenta è Lei; la prima perciò che ha gioia e pace è Lei. Ecco perché noi riceviamo la pace sempre da Lei. Ecco perché dobbiamo cercare la vera pace del cuore nella nostra preghiera. Non è cercare la pace in cose estranee, in cose che passano, in cose del mondo; la vera pace, la grande pace si ha nella comunione con Gesù, nell’essere con Lui sempre, nel volere sempre seguire le sue orme.

Ecco, la vera pace sta nel seguire Gesù, la vera pace sta nel cercare con Lui di essere per la gloria del Padre. Ogni nostra giornata deve essere un impegno per crescere nella grazia, un impegno per crescere nell’amore, un impegno per fare il nostro dovere, perché quando sappiamo d’aver fatto il nostro dovere siamo nella tranquillità della coscienza, nella certezza che Dio ci benedice e il suo amore non viene meno.

Il fioretto allora che faremo sarà cercare la vera pace del cuore nella preghiera e nell’adempimento esatto di tutti i nostri doveri.

CODICE 84EAM013
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 11/05/1984
OCCASIONE Catechesi mese di maggio
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Inno Ave Maris Stella

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