1 Sam 1, 24-28; Lc 1,46-55.
L’evangelista san Luca ci ha trasmesso il cantico di Maria, dove Maria Vergine ha effuso un po’ dei sentimenti che aveva nel cuore. Noi siamo molto lieti di potere partecipare a lei e con lei lodare e benedire Dio. La Madonna ci insegna quale deve essere il nostro rapporto con Dio: deve essere un rapporto di amore riconoscente, una visione della sua grandezza e della sua bellezza. Dobbiamo educarci nella preghiera perché una vera preghiera è fatta di amore, una vera preghiera è fatta di contemplazione. Vedere Dio. Nella fede ammirarlo, benedirlo, adorarlo, ringraziarlo. Nella fede alzarci al di sopra delle cose di questa terra, dalle povere cose di questa terra, alla visuale fervida e bella di Dio.
Ricordiamo: Dio è infinita grandezza, Dio è infinita bellezza! È proprio guardando alle sue perfezioni che l’anima nostra deve sentire il palpito di amore, un palpito di ammirazione e di gioia. Sì, tanta gioia! La gioia di sentirsi creature sue, figli suoi, di essere nelle sue mani, le sue mani santissime e provvidenti. E di sapere, con grande certezza, che noi siamo fatti per Lui e che Lui aprirà il seno della sua gloria per ammetterci nell’eternità alla sua contemplazione. Il paradiso è fatto della contemplazione di Dio, della lode a Dio, di questo amore che beatifica. Pensiamo quanto dobbiamo camminare per migliorare la nostra preghiera.
Dobbiamo prepararci al Natale volendo innalzare, proporzionare di più la nostra preghiera. Quando vedremo nel presepio Gesù, quale preghiera sarà più adatta se non la preghiera del contemplare, del vedere, del corrispondere all’amore del Cuore di Gesù?
Impariamo allora dalla Madonna e supplichiamola che ci educhi a pregare bene, a distaccarci dai nostri motivi egoistici per salire più in alto, per lodare e benedire Dio, per ringraziarlo con tutto il cuore e contemplare le sue meraviglie. Come dice la Madonna: “Le opere di Dio sono grandi, le opere di Dio sono potenti, le opere di Dio umiliano i superbi e innalzano gli umili” (cfr Lc 1,46-55). Vogliamo essere gli umili che pregano, gli umili che contemplano.
CODICE | 86NNN01313N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 22/12/1986 |
OCCASIONE | Omelia, Lunedì IV settimana Tempo Avvento, Novena Natale – VIII giorno |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | La vera preghiera |
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