Mt 7, 21. 24-27
Tutto sta proprio qui: nel fare la sua volontà. Non bastano delle parole. Noi troppe volte abbondiamo in parole che restano solo parole: “Non chi mi dice: Signore, Signore”. Vi è una volontà di Dio che è la nostra salvezza. Vi è una volontà di Dio che si esprime per tutti, è una parola generale. Ma c’è anche una parola che si esprime per ognuno di noi: c’è una volontà di Dio che vuole raggiungere la sua finalità; diciamo: un progetto che Dio ha su ognuno di noi, un preciso progetto per cui il Signore ci ha chiamati, ci ha dato i suoi doni e i doni dicono già una precisa intenzione, perché il padrone che dà i talenti vuole che i talenti siano trafficati.
Il Signore ci ha posto in un determinato ambiente, con dei determinati aiuti. Noi dobbiamo raggiungere quello che il Signore ha stabilito per noi nell’ordine suo mirabile, nel corpo suo che è la Chiesa. Noi abbiamo una particolare collocazione nella Chiesa e ognuno di noi deve fare per sé e per gli altri quello che vuole il Signore. Ci dobbiamo pensare spesso, perché questa volontà di Dio ci dice che non possiamo andare a caso, neanche a capriccio, che dobbiamo seguire una linea, quella linea che il Signore ha giudicato la migliore per noi.
Lo vediamo nella Madonna. Perché il Signore l’ha preservata dal peccato originale? Perché le ha dato tanta abbondanza di grazia? Perché ha preparato così mirabilmente il suo cuore? Perché doveva diventare il cuore della Madre di Dio (dignità eccelsa!), perché doveva diventare la Madre di tutti noi. Un cuore dilatato in una maternità universale, un cuore dilatato perché diventasse il rifugio dei peccatori. Il Signore Gesù ha scelto così quello che lo Spirito Santo aveva preparato. Lo Spirito Santo preparò nella Madonna il suo tabernacolo di predilezione. Il Cuore della Madonna ha avuto i miracoli più grandi dello Spirito Santo.
Ecco, domandiamo questa sera alla Madonna di poter anche noi dir di sì come ha detto Lei, corrispondere come ha corrisposto Lei, non sgomentarci delle difficoltà e avere confidenza come ha avuto Lei; insomma, sviluppare nella virtù della fede e nella virtù della speranza tutta la nostra spiritualità, perché possiamo corrispondere al piano di Dio, possiamo rendere meravigliosamente fruttuosa la nostra vita.
CODICE | 83N0N01310N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 01/12/1983 |
OCCASIONE | Omelia giovedì I settimana tempo di avvento, Novena dell’Immacolata, III giorno |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Corrispondenza alla grazia |
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