Nm 20, 1-13; Mt 16, 13-23
Gesù è venuto per tutto il mondo, per tutti gli uomini. Tutti gli uomini possono e devono trovare in lui il Salvatore, colui che dà senso alla vita, colui che dà una forza per condurre con dignità e con profitto questa esistenza terrena. Per tutti, ma l’interrogazione è anche per i singoli: “Cosa dite voi che io sia?”. Ecco, c’è un rapporto necessario e personale di ognuno di noi con Gesù. Ognuno di noi nella fede deve incontrare Gesù e lo deve incontrare proprio in pienezza, a faccia a faccia, perché è venuto per questo. Per ognuno di noi ha il suo dono, per ognuno di noi ha la sua parola, per ognuno di noi ha un regalo che è fondamentale.
Dobbiamo, nella fede, interrogarci spesso sui nostri rapporti con Gesù, per vedere come li abbiamo personalizzati, come li abbiamo sentiti, come li abbiamo vissuti.
Gesù è il Salvatore. Dobbiamo essere infinitamente riconoscenti e accettare la sua redenzione. Gesù è Amico e nella preghiera, particolarmente, dobbiamo realizzare questa amicizia, sentire come lui ci vuol bene e come tutta la vita spirituale sta nel corrispondere a questo amore, a questa tenerezza d’amore.
Il Signore è Amico, sa capirci, sa perdonarci, sa guidarci. Lo sforzo nostro deve essere proprio lì, nel corrispondere, nel vivere questa amicizia, nell’essere fedeli.
Il cuore di Gesù è il cuore dell’uomo–Dio, un cuore che batte per noi, che è simile al nostro. Dobbiamo volere una comunicazione a livello profondo; vogliamo correggere se la nostra preghiera è troppo generica, indirizzata a un dio lontano. Dobbiamo fare della nostra preghiera una preziosità di fede e di amore.
CODICE | 85H7O0533HN |
LUOGO E DATA | Saint Nicholas, 08/08/1985 |
OCCASIONE | Omelia, Giovedì XVIII settimana Tempo Ordinario |
DESTINATARIO | Campeggio ragazze |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Nostri rapporti con Gesù |
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