26/10/1989 - Omelia Giovedi XXIX Ord

Ef 3,14-21; Lc 12,49-53.

La perfezione del cristiano è e si trova nell’Eucaristia, dove il cristiano viene unito a Gesù, al mistero della sua morte e della sua resurrezione. È questo che dobbiamo sempre ricordare ogni qual volta partecipiamo alla Messa.

La Messa è proprio il fuoco che Gesù è venuto a portare sulla terra, è proprio il fuoco che trasforma: la nostra insipienza, la nostra insufficienza, la nostra debolezza trovano in Gesù Eucaristia il rimedio di ogni giornata, la forza e la grazia di ogni giornata.

È proprio nella santa Messa dove possiamo sentire profonda e vera la nostra unione con Gesù.

Gesù nella Messa si offre; offre ancora i meriti della sua passione e ci unisce a Sé in questa offerta. E se sappiamo portare anche noi la nostra preghiera e il nostro sacrificio, Gesù li fa sui e presenta tutto al Padre.

Gesù nella Messa è ancora nella supplica della salvezza di tutti gli uomini. Ancora una volta ripete le parole dette sulla croce: “Padre, perdona loro, perchè non sanno quello che fanno” (Lc 23,34). E Gesù offre il suo sangue; e che valore infinito ha la sua offerta! Noi lo sappiamo bene: è così che tutti gli uomini beneficiano della sua offerta.

Dobbiamo essere consapevoli e sicuri del nostro gesto di comunione con Gesù – comunione con Gesù per la salvezza di tutti gli uomini–, perchè è per questo che Gesù compie il miracolo dell’Eucaristia: per la salvezza.

E nell’Eucarestia dobbiamo trovare il vero amore al Signore e il vero amore al prossimo. È l’Eucarestia che ci rende capaci di essere con la nostra preghiera e il nostro sacrificio utili a tante anime che cercano – e spesso invano! – la strada della verità e la strada della speranza.