22/10/1989 - Omelia XXIX Domenica Ord Giornata missionaria

Es 17, 8-13; 2 Tm 3,14 - 4,2; Lc 18,1-8.

Il comando del Signore è chiaro ed esplicito: “Pregate sempre”.

Che cosa ci vuole dire il Signore se non che la nostra vita deve essere orientata tutta verso il Padre Celeste? Che cosa ci vuol dire se non che tutta la nostra vita deve essere una vita di fede, di fede vissuta, di fede profonda, di fede proclamata?

Dice la Scrittura: “Il giusto vive di fede” (Ab 2,4). È proprio così: la fede è la luce che illumina la nostra intelligenza, che guida il nostro cammino, che dà certezza e soavità.

Dobbiamo vivere sulla parola di Dio, perchè la parola di Dio è una sicurezza, la parola di Dio è una gloria, la parola di Dio è un amore.

Dobbiamo vivere della parola di Dio. La parola di Dio, che ci è stata consegnata, va custodita in un cuore retto e sincero perché, per vivere di fede, bisogna essere sinceri con se stessi e sinceri con gli altri, bisogna prendere le nostre responsabilità e prenderci cura di tutto quello che è volontà di Dio, anche riguardo al nostro prossimo.

Ecco perchè la Giornata Missionaria è fondamentalmente una giornata di proclamazione della fede, perchè diciamo che la fede è il grande tesoro, è la grande nostra ricchezza.

Dice san Giovanni nel Prologo del suo vangelo: “Venne la luce in questo mondo, ma le tenebre non la compresero”(Cfr Gv 1,9-11), e Gesù dirà personalmente a Nicodemo: “Ecco che gli uomini fuggono la luce perchè le loro opere sono malvagie” (Cfr Gv 3,19).

Impegnarci nella fede vuol dire impegnarci perchè, per quanto possa dipendere da noi, le tenebre vengano fugate dalla luce e tutti gli uomini possano avere la gioia di guardare a Dio, di sentire che Dio li ama, di sentire che Dio tiene pronto un destino che per chi non crede è una utopia e invece è una realtà: Dio tiene pronta la vita eterna, tiene pronto lo splendore della vita eterna, la pace della gioia eterna, la pace che ci sazierà per sempre.

Viviamo allora questa giornata con intensa fede, con un profondo senso di responsabilità.

Siamo direttamente responsabili di questa luce che è venuta nel mondo; da parte nostra dobbiamo fare tutto il possibile perchè i nostri fratelli conoscano Gesù e conoscano la preziosità del suo amore.

Noi dobbiamo dire ai nostri fratelli che Dio ci ama e che il suo amore è la grande realtà per tutti; dobbiamo dire che Dio ama tutti, che Dio vuol salvi tutti, che Dio vuole nella gioia tutti; dobbiamo dire che dopo la tristezza di questa esistenza Lui prepara un premio meraviglioso, meravigliosamente grande e pieno per tutti quelli che lo hanno servito.

Agiamo dunque nella fede; agiamo e crediamo e preghiamo e impegniamoci e vogliamo proprio, nell’ordine della carità, pregare molto perchè il vangelo si affermi e si diffonda, e tante persone possano aprire gli occhi e dire: “Signore, ti ho incontrato! Grazie, Signore! Capisco che la mia vita ha un valore, capisco che non tutto cade e si frantuma, che il bene vince, che il bene trionfa!” perchè il bene è sostenuto dalla misericordia di Dio, misericordia che tocca anche i più grandi peccatori, quando questi si rendono conto dell’errore commesso.

Preghiamo dunque in modo speciale in questa Giornata Missionaria, ma teniamoci sempre orientati a Dio; preghiamo, come ci ha detto Gesù, sempre!