Nella gloria della risurrezione. La Pasqua annuncia questa gloria perché Cristo, che è passato per l’umiliazione, la sofferenza e la morte, è nella intramontabile gloria e gioia di Dio. E’ per lui ed è per tutti coloro che hanno seguito la sua strada, che hanno camminato dietro le sue orme.
Sentiamo questa realtà come una realtà che ci provoca, che ci stimola perché la nostra defunta ha seguito Cristo, ha creduto profondamente in lui, ha offerto tutto a lui; è passato anche per lei il momento difficile e duro del dolore, ha avuto la sua crocifissione, ma la fede l’ha sorretta, la fede l’ha guidata, la fede sua resta testimonianza a tutta la Chiesa.
La Chiesa nostra locale prende così visibilmente l’insegnamento, visibilmente, perché si è addormentata in Cristo dopo averlo seguito ed è partecipe della sua risurrezione e della sua gloria.
E questo ci deve animare, animare forte, a vedere sempre nella vita quello che vale, quello che vale di più, perché le altre cose sono cose che passano! Quanto presto passano! Gli anni si susseguono agli anni, le esperienze alle esperienze, l’uomo cerca i diversivi, ma la realtà si presenta in tutta la sua dimensione. O si vive di Cristo e la vita ha un senso, e la vita ha un perché nel lavoro, nella famiglia, nell’impegno, nel dolore, o altrimenti senza nostro Signore Gesù Cristo tutto è buio, tutto è, ecco la parola, insignificante! Molte persone passano la vita in questa insignificanza fondamentale, passano, passano, un divertimento, un problema, una disgrazia, passano, passano… tutto così senza dare alla propria vita il senso vero, la proporzione giusta.
Ecco l’insegnamento che riceviamo oggi da una vita che è stata di Cristo, che in Cristo è stata per la famiglia, che in Cristo è stata per la Chiesa, che ha pregato fino in fondo per la Chiesa e per le vocazioni nella Chiesa.
Così, impariamo: dare alla nostra vita un nuovo senso pasquale, dare alla nostra vita una volontà più chiara, più completa, più generosa, perché possiamo fare tutto quello che sta in noi verso la nostra Pasqua, perché siamo fatti per l’eternità, per la vita eterna, siamo fatti per il Paradiso, non siamo fatti per la terra, siamo fatti perché la vita presente possa meritarci la vita con Cristo nella gloria.
Animiamoci allora, e in questa serena letizia pasquale offriamo il dolore dei familiari, perché possa essere in questa fede e in questa testimonianza efficace a tutta la comunità parrocchiale.
CODICE | 85D7O01360F |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 08/04/1985 |
OCCASIONE | Omelia, lunedì dell’Angelo, Funerale |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale, |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI |
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