01/12/1981 - Omelia Martedi I Avv Nov Imm 3

Sant'Ilario d'Enza, 01/12/1981
Omelia, Martedì I settimana Tempo d’Avvento, Novena Immacolata - III giorno

Ascolta l'audio

Is 11, 1-10; Lc 10, 21-24

“Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete” (Lc 10, 23).

Il cristiano è uno che vede, che sa vedere e vede in proporzione della sua fede. La fede infatti penetra al di là delle cose sensibili: la fede penetra fin nei segreti di Dio. Chi non ha fede è fermo e vede solo le cose materiali, per lui le cose spirituali non hanno senso, non esistono: è un cieco. Il cristiano vede e nella sua visione trova la sua beatitudine e la sua gioia. “Beati gli occhi…” perché la fede è gioia, perché la fede è sicurezza, perché la fede sa trionfare di ogni cosa. E dobbiamo desiderare ardentemente la fede, di crescere sempre di più, perché più crescerà, più le nostre opere saranno come vuole il Signore; ma Gesù ci avverte e ci dice che non può germogliare la fede se non in un cuore che davanti a Dio sia profondamente umile.

Perché la Madonna ha avuto tanta fede se non perché ha avuto tanta umiltà? Noi La conosciamo, le sue prime parole denotano questo abisso di umiltà e , appena proclamata Madre di Dio, Regina del cielo e della terra, si costituisce come schiava: “Ecco, sono la schiava del Signore, avvenga di me secondo quanto hai detto” (Lc 1, 38). Questa umiltà è disponibilità, questa umiltà è ascolto profondo di Dio, è ubbidienza creaturale, è sicurezza filiale.

Vogliamo perciò capire bene il valore della nostra umiltà rispetto alla Parola di Dio, al volere di Dio, alla disposizione di Dio. Come potremo raccogliere i frutti della fede se non in un cuore disposto dall’umiltà? Alle volte la tentazione più dannosa sta proprio in una falsa autonomia. Il demonio ci suggerisce di fare quello che vogliamo, di accontentare noi stessi, di non badare poi tanto a quello che il Signore vuole o desidera da noi. Umiltà, umiltà, sempre umiltà! Umiltà per la fede, umiltà per il progresso della fede, umiltà modellata sull’umiltà della Madonna. Tendiamo le mani alla Madonna perché ci aiuti, perché l’umiltà è la virtù più difficile, umiltà come disposizione ad ogni volontà di Dio, ad ogni modo di volontà di Dio. “Dio viene - ha detto la Liturgia - con potenza grande a illuminare gli occhi dei suoi servi” (Canto al Vangelo). Per essere così, poniamoci nella disposizione più profonda e più vera e diciamo: -Signore riconosciamo la tua grandezza, riconosciamo il tuo amore, noi lasciamo fare a Te e vogliamo che la nostra vita sia conforme in tutto alla tua disposizione.

CODICE 81N0N01310N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 01/12/1981
OCCASIONE Omelia, Martedì I settimana Tempo d’Avvento, Novena Immacolata - III giorno
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Gli occhi della fede – L’umiltà della Madonna
Condividi su
MOVIMENTO FAMILIARIS CONSORTIO
Via Franchetti, 2
42020 Borzano
Reggio Emilia
Tel: + 39 347 3272616
Email: info@familiarisconsortio.org
Website: familiarisconsortio.org
  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAPCREDITS