02/05/1989 - Omelia Martedi VI Pasqua

At 16,22-34; Gv 16, 5-11.

Le promesse di Gesù. Ci ha promesso lo Spirito Santo e mantiene la sua promessa.

Lo Spirito Santo è l’effusione dell’amore di Dio, è il Consacratore, è Colui che dà la vera vita, la vera formazione.

È proprio lo Spirito Santo che dobbiamo continuamente invocare, perché è solo nella sua grazia che possiamo edificare.

Ecco perché dobbiamo vedere nella Beata Vergine Maria il dono dello Spirito. La Madonna è la grande provvidenza dello Spirito Santo: per mezzo della Madonna lo Spirito Santo ci ha dato Gesù; per mezzo della Madonna lo Spirito Santo si è effuso nella Chiesa; per mezzo della Madonna si dona nei sacramenti a tutti i cristiani, e chi vuole godere dello Spirito Santo deve ricorrere alla Beata Vergine più abbondantemente, più fortemente.

Alla Madonna bisogna ricorrere, perché lo Spirito Santo ce l’ha data come madre, vera madre, con un cuore materno così ricco e così grande che veramente stentiamo a penetrare con la nostra intelligenza questo mistero.

Lo Spirito Santo si effonde proprio dove c’è la presenza della Madonna, perché la persona scelta da Lui è sempre lei: è lei che è stata formata, è lei che è stata arricchita, è lei che è stata preservata, e dandole la missione, lo Spirito Santo ne ha preparata anche la virtù, ne ha preparato il cuore.

Noi dobbiamo pensare al cuore della Madonna come al capolavoro dello Spirito Santo; è proprio il regalo grande e perenne per tutti i cristiani, perché tutti i cristiani hanno confidenza nella Madre celeste, perché tutti i cristiani devono essere lì ad attingere abbondanti grazie.

Quindi vediamo la Madonna scelta, predestinata, formata dallo Spirito Santo. A lei ricorriamo con grande fiducia, perché lo Spirito Santo è l’infinito amore di Dio, amore in cui dobbiamo sempre confidare.

Il fioretto nostro sarà invocare spesso la Madonna come la sposa dello Spirito Santo e come la Madre che lo Spirito Santo ci ha dato.