È stata una martire, ed è già detto tutto; una giovane che ha bruciato la sua giovinezza e l’ha bruciata in una sicurezza di fede, in un ardore d’amore meraviglioso. Ha bruciato la sua giovinezza in questo mondo per averla nella vita eterna ed essere così una delle vergini prudenti che sono entrate nel banchetto dell’eternità. Sant’Eulalia resta così per noi un esempio e un’indicazione, resta per noi la vera e grande e meravigliosa figura che deve segnare il nostro cammino.
Abbiamo bisogno di fortezza e come saremo forti, se non guardando a Gesù crocefisso e alla legge che Lui ha dato, quando ci ha detto che il grano deve morire per portare frutto? (cfr Gv 12,24)
E, dopo Gesù, guardare i nostri santi che hanno saputo, senza rimpianto, offrire tutta la propria esistenza, tutte le speranze terrene e umane. Dobbiamo essere forti, la vita cristiana lo esige, la vita cristiana urge proprio di questo grande e forte tessuto. Urge. Se non siamo forti, non superiamo le nostre tentazioni, le nostre prove, i nostri dolori. Se non siamo forti, la nostra fede viene soffocata e seppellita da tutto un mondo che abbiamo contrario. Dobbiamo essere forti per noi stessi, per la nostra personalità cristiana. Dobbiamo essere forti per vivere intensamente la vita della Chiesa, perché, ce ne dobbiamo sempre ricordare, siamo un’appartenenza della Chiesa. È la Chiesa che deve agire attraverso di noi, che deve presentarsi attraverso la nostra testimonianza. Dobbiamo essere forti, perché altrimenti vuol dire che non amiamo. Se abbiamo creduto al suo amore, dobbiamo pure noi vivere d’amore, dobbiamo pure noi agire guidati dal vero amore a nostro Signore. Egli per noi ha aperto le braccia sulla croce e ha subito i più duri tormenti.
Noi, corrispondendo a quest’amore, dobbiamo saper vincere le difficoltà ed essere nella nostra parrocchia membri veri della Chiesa, impegnati e generosi. Generosi sempre, non solo qualche volta, generosi nelle opere, generosi nel servizio, generosi nella carità, generosi verso i nostri amici e generosi nella testimonianza di fronte a coloro che non credono.
Impegniamoci dunque stasera nell’invocare la nostra martire; impegniamoci in preziosi propositi, impegniamoci per essere veramente degni di essere nella nostra parrocchia sotto la sua protezione. E ognuno al suo posto, e ognuno nelle sue responsabilità cerchi di essere esemplare e di un’esemplarità veramente completa.
Il Signore ci conosce e sa le nostre debolezze. La sua grazia è pronta per ognuno di noi. Bisogna solo chiamarla e invocarla.
CODICE | 84N9O01311N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 10/12/1984 |
OCCASIONE | Omelia, Lunedì II settimana Tempo di Avvento − Festa di Sant’Eulalia |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Fortezza: corrispondenza all’amore di Dio |
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