10/12/1988 - Omelia Sabato II Avv S.Eulalia

Sant'Ilario d'Enza, 10/12/1988 sabato Anno B
Omelia, Sabato II settimana Tempo Avvento, Festa di Sant’Eulalia

La festa di sant’Eulalia è la grande festa della nostra parrocchia, della nostra comunità e noi dobbiamo tradurre la nostra devozione in paradigmi ben chiari. Dobbiamo fare festa pregando; dobbiamo pregare molto, perché le grazie di Dio arrivano attraverso una preghiera fervorosa e perseverante.

Dobbiamo rinnovare il nostro amore. Dobbiamo voler bene alla nostra parrocchia, dobbiamo volerle bene. Dobbiamo stare così, in ringraziamento per tutte le meraviglie che il Signore si è degnato di fare nella sua misericordia. Dobbiamo sentirla così, come la vera nostra eredità: siamo parrocchiani sotto la protezione di una santa martire e vergine.

Dobbiamo realizzare quindi una presa di coscienza ben specifica: siamo una comunità voluta dal Signore; siamo una comunità che deve realizzare la missione che il Signore le ha affidato; siamo una comunità che deve abbracciare con tutto il cuore la linea del vangelo, le idee del vangelo, gli insegnamenti del vangelo e quindi che deve stare ben attenta a non deviare neanche in una più piccola idea. Siamo una comunità che deve evitare tutte le mode che sono antievangeliche, una comunità che deve sentire la sua chiamata, che è una chiamata di Cristianesimo vero, di sforzo vero per essere docili e umili sotto la guida dello Spirito Santo.

Dobbiamo attuare nella nostra vita morale, nei nostri costumi, una dirittura ben precisa e ben forte.

Ecco perché oggi invochiamo sant’Eulalia, ecco perché ci interroghiamo: come è stato il nostro cammino quest’anno e come vogliamo che diventi nel prossimo?

Dobbiamo interrogarci, perché ognuno sappia dare quello che può dare, perché ognuno senta la sua responsabilità per tutti; senta che non è lì per far numero, è lì per operare, è lì per operare verso tutti: per quelli che sono lontani dalla fede, per quelli che hanno bisogno del nostro aiuto, per gli infermi, per i poveri, per i solitari, per quelli che hanno bisogno di una parola, di un conforto, di un apprezzamento.

Dobbiamo sentire che essere comunità è essere famiglia, una famiglia unita, una famiglia che preziosamente realizza quello che il Signore chiede.

Domandiamo a sant’Eulalia che ognuno di noi sappia fare tanto, sappia fare bene, sappia fare con continuità, perché la nostra parrocchia vuole essere un’espressione viva e forte della santa Chiesa di Dio.

CODICE 88N9O01311N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 10/12/1988 sabato Anno B
OCCASIONE Omelia, Sabato II settimana Tempo Avvento, Festa di Sant’Eulalia
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Una comunità evangelica
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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