1 Sam 26, 2. 7-9. 12-13. 22-23; 1 Cor 15, 45-49; Lc 6, 27-38
Questi Battesimi avvengono in una Liturgia piena di cose meravigliose: la Parola del Signore che ci insegna ad essere buoni, la Parola del Signore che ci insegna ad essere misericordiosi come è misericordioso il Padre nostro, a perdonare agli altri così come Iddio perdona a noi sempre, quotidianamente, completamente. Vorrei che noi da questa Liturgia di Battesimo prendessimo perciò il motivo per accrescere la nostra bontà, pensando come questi bambini diventano figli di Dio, come tutti vengono a portare l’immagine di Cristo, come questi bambini uniti nel Battesimo possono così nella vita volersi bene e accrescere la pace e il bene dell’umanità. Il Signore ci ha insegnato ad essere buoni, perché dobbiamo essere simili a lui, siamo simili a lui nell’opera della creazione, ancora più simili a lui in una maniera meravigliosa siamo in una seconda creazione, che il Battesimo ci porta: una seconda creazione, una vera, autentica creazione. L’anima di questi bambini sta per ricevere la grazia e la grazia è partecipazione alla vita stessa di Cristo, è partecipazione di una vita divina, è la gloria e l’onore di essere come i tralci di Cristo, che è la nostra vite, che è colui che ci ha portato la pienezza della grazia di Dio.
E perciò nel Battesimo dobbiamo vedere il grande motivo del nostro amore, del nostro amore a Dio che è nostro Padre, il grande amore agli altri che sono nostri fratelli. Noi dobbiamo amare Dio, perché da lui noi siamo stati creati, noi dobbiamo amare Dio, perché da lui siamo rigenerati. Noi dobbiamo amare Dio, perché, avendoci chiamati insieme con Cristo ad essere della sua famiglia, dobbiamo sentire il desiderio di corrispondere fino in fondo, di essere veramente degni suoi figli. E dobbiamo amare gli altri, perché così siamo tutti nella famiglia di Dio e non c’è distinzione e non c’è differenza e non c’è altro modo per realizzarci nella Chiesa e nella società, se non volersi bene, se non l’uno con l’altro portare insieme il peso, l’uno con l’altro aiutarci in tutte le nostre necessità.
Così nella grazia di Dio noi vorremo edificarci, perché la Chiesa è l’edificazione dei figli di Dio.
E che cosa auguriamo a questi bambini? Che proprio possano vivere così in pienezza il loro Battesimo da essere segnati dal vero amore di Dio, dal vero amore dei fratelli. Noi auguriamo a questi bambini che possano veramente corrispondere a quella che è l’ansia di tutta la nostra comunità di Chiesa: che i cristiani siano veri cristiani, che i cristiani siano degni di portare il nome di Cristo e non tradiscano mai il nome di Cristo e questi bambini siano degni di portare questo nome e possano essere così di consolazione per i loro cari e di vera, grande, meravigliosa costruzione per tutta la Chiesa.
CODICE | 74BOO01335A |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 23/02/1974 |
OCCASIONE | Omelia, Sabato VI settimana Tempo Ordinario, prefestiva - Anno C - Battesimi |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Battesimo - nuova creazione |
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