27/05/1978 - Omelia Sabato VII Ord

Sant'Ilario d'Enza, 27/05/78
Omelia, Sabato VII settimana Tempo Ordinario, Madonna Pellegrina

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Dt 8,2-3. 14-16; 1 Cor 10, 16-17; Gv 6, 51-58

In ogni Messa siamo chiamati alla mensa, siamo chiamati a una tavola: la tavola della verità ed è la Parola di Dio, e la tavola della vita ed è il Corpo del Signore.

Noi sappiamo che Gesù ha voluto questo, perché ha voluto donarsi completamente a noi nel suo Spirito con la Parola e nel suo Corpo risorto e vivificante, che riceviamo nella trasformazione del pane nella sostanza del Corpo di Cristo e della sostanza del vino nella sostanza del sangue di Cristo.

Mirabile miracolo! Grandioso e perenne miracolo che in ogni Messa riceviamo la Parola di vita, in ogni Messa entriamo in comunione con la Vita!

E se c’è una cosa della quale dobbiamo lagnarci, e ognuno di noi deve pensare quanto conto ne deve fare a Dio, è l’abituarci a queste meraviglie, è perdere la sensibilità per questi prodigi, è non percepire più quale dono, quale proporzione di dono noi riceviamo.

Ecco perché noi, in questi giorni, preghiamo la Madonna perché ci dia la sua misericordia. E la misericordia, che lei ci vuole comunicare, è una partecipazione dei sentimenti che ha avuto lei in rapporto a tutte queste due verità: come ha accolto lei la Parola di Dio, come ha accolto e ha vissuto in comunione perfetta con Cristo, con tutto Cristo nel suo corpo e nella sua anima.

Quanto dobbiamo invocare la Madonna, perché questa desolante abitudine, questa ottusità spirituale sia lontana da noi! Dovremmo essere sempre pieni di fede, sempre pieni di meraviglia, sempre pieni di ringraziamento, purtroppo siamo freddi, indifferenti e guardiamo i misteri con occhio stanco e non percepiamo quanto il Signore ha spalancato per noi il Paradiso.

Questi giorni, perciò, ai piedi della Madonna rivediamo il nostro atteggiamento eucaristico e rendiamolo più consapevole, rendiamolo più fervido, rendiamolo più operante nella vita, perché la comunione con Cristo non è solo del momento della Messa, del momento della preghiera, deve esondare e investire tutta la nostra esistenza. È’ a livello dell’esperienza di ogni giorno che noi testimoniamo al Signore la nostra riconoscenza: che sia piena, che sia duratura, che sia veramente lodevole.

CODICE 78ESO01336N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 27/05/78
OCCASIONE Omelia, Sabato VII settimana Tempo Ordinario, Madonna Pellegrina
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Eucaristia e Maria
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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