17/11/1979 - Omelia Sabato XXXII Ord Battesimo

Sant’Ilario d’Enza, 17/11/1979
Omelia, Sabato XXXIII settimana del Tempo Ordinario, Prefestiva - Battesimo

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Dn 7,13-14; Ap 1, 5-8; Gv 18, 33-37

Vi sono due incontri con Cristo: un incontro nella grazia e un incontro nella gloria. Noi uniamo stasera tutti e due questi incontri.

Il Vangelo parla dell’incontro con Cristo nella gloria finale. Noi celebriamo un Battesimo, che è il primo grande incontro della grazia, l’incontro con Cristo perché è Cristo che, nella sua mirabile provvidenza, prende una piccola creatura e la fa grande, ancora più grande, la fa figlia di Dio, la rende tempio vivo dello Spirito Santo.

Ecco perché noi facciamo festa, ecco perché noi ci riempiamo di gioia. E’ la gioia della fede, è la gioia vera, la gioia che dice come il Signore per noi è morto, e per noi è risorto, e ci ha amato tanto che ci unisce a questa sua morte e a questa sua resurrezione, ci unisce al prodigio della sua salvezza. Il Battesimo infatti simboleggia la morte del Cristo per l’immersione nell’acqua, simboleggia la resurrezione del Cristo che dà se stesso, e dà sé per noi. Dà se stesso, perché noi diveniamo partecipi della sua gioia e della sua gloria.

Bene allora celebriamo la festa della vita nel Battesimo, la festa grande della vita, di chi ha capito la vita e di chi vuole la vita, la vita naturale e la vita soprannaturale: la vita naturale che è sempre un grande bene, perché è il capolavoro di Dio e la vita soprannaturale perché, nell’incontro con Cristo, nella maturazione della fede, l’uomo attinge i più alti vertici.

Gioia allora di una fede piena, di una fede responsabile, di una fede che veramente è matura nella sua espressione e nella sua sostanza, una fede che è testimonianza di fronte al mondo.

Ci rallegriamo in un Battesimo, perché lì si manifesta come la Chiesa sia sacramento universale di salvezza, lì si manifesta l’amore di Dio Padre, lì si manifesta la grazia del Figlio, che ci occupa e ci santifica mediante lo Spirito Santo. Ecco perché ogni Battesimo deve essere sentito così in profondità e in fede, deve essere sentito così nella sua espressione vera e autentica. In questo povero mondo che tradisce la vita, non vuole la vita, uccide la vita, la festa di un Battesimo ha un risalto meraviglioso, il risalto che dice a tutti come è proprio nella nostra fede la salvezza dell’uomo, la salvezza di tutto l’uomo e solo nella fede c’è la salvezza dell’uomo.

Perciò noi invochiamo dal Signore la benedizione, perché questo bimbo cresca con tanto senso di fede e con tanta gioia: il senso della fede che i genitori indubbiamente si preoccuperanno di instillare; il senso della gioia perché vivrà come deve vivere un figlio di Dio, con serenità, con forza, con amore. E amore e gioia noi auguriamo e invochiamo dal Signore.

CODICE 79MGO0133VA
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 17/11/1979
OCCASIONE Omelia, Sabato XXXIII settimana del Tempo Ordinario, Prefestiva - Battesimo
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Battesimo
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