Bar 1, 15-22; Lc 10, 13-16
I primi venerdì del mese, che vogliono cominciare oggi, devono essere visti in quel tracciato che ci siamo proposti: la devozione allo Spirito Santo. Noi sappiamo quale ineffabile dono abbiamo avuto con lo Spirito. Ci è stato mandato dal Padre e dal Figlio, ci è stato mandato come consolatore, come guida, come gioia. Ma a chi dobbiamo tale dono? Lo sappiamo bene, possiamo ancora approfondire questa meditazione: per i dolori di Gesù, per l'accettazione della croce, come frutto del suo mistero pasquale abbiamo il grande dono dello Spirito. È dal Cuore di Gesù dunque che ci viene il dono. È lui che ha voluto soffrire, è lui che ha voluto morire, perché noi avessimo lo Spirito. Era il suo grido di gioia, il suo grido mirabile di amore. la sera stessa di Pasqua: "Ricevete lo Spirito Santo"(Gv 20, 22).
Oh grazie, Gesù, grazie, perché come tu hai detto non ci lasci orfani. È orfano chi non ha una guida, è orfano chi è solo, è orfano chi si sente sgomento di fronte alle difficoltà della vita. Con lo Spirito Santo ogni cristiano si arricchisce in un modo mirabile. Ogni cristiano possiede, in ogni momento, una legge dentro di sé, una guida dentro di sé, un Consolatore mirabile. Un cristiano non è mai solo. Un cristiano non è mai sgomento. Un cristiano non è mai smarrito, perché per i meriti del Cuore di Gesù abbiamo lo Spirito Santo. Sia nostra intenzione allora approfondire questa devozione. Salire a capire sempre di più il Cuore di Gesù, vedendo il dono che ci ha fatto. Quali disposizioni allora dovremo avere?
La prima disposizione: una disposizione di fede. Sentire lo Spirito Santo come il grande dono pasquale di Gesù. La fede ci illumina e ci dà una sicurezza.
Una seconda disposizione: una vera docilità perché è lo Spirito Santo che ci insegna tutto. Ci insegna ad apprezzare il Cuore di Gesù e a saperne vedere le virtù mirabili, a ricopiarne l’esempio mirabile in ogni circostanza della nostra vita. Lo Spirito Santo muove la nostra anima, perché noi capiamo che è solo con Cristo la nostra ricchezza, è solo con Lui la nostra vera gioia. Un cristiano deve porre tutta la sua gloria e tutto il suo onore nel diventare simile a Cristo.
E infine passeremo questi primi venerdì in uno spirito grande di comunione, di preghiera. Lo Spirito Santo non solo ci vuol far ricopiare Gesù, ci vuole unire a Gesù, unire alla preghiera e alla riparazione che si svolge sempre nella Messa. Gesù ripara i nostri peccati, Gesù intercede per noi presso il Padre.
Ecco il nostro sforzo: passare i primi venerdì del mese in molto spirito di preghiera, in molto spirito di raccoglimento, sotto la guida dello Spirito Santo per imparare Gesù, per copiare Gesù, per agire e pregare con Gesù.
CODICE | 79L4O0133PP |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 05/10/1979 |
OCCASIONE | Omelia, Venerdì XXVI settimana Tempo Ordinario - Primo venerdì del mese |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Cuore di Gesù |
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