13/02/1977 - Vespro VI Domenica Ord

Sant'Ilario d'Enza, 13/02/1977
Catechesi al Vespro

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Riprendiamo da dove abbiamo tralasciato: stavamo commentando l’invocazione “Cuore di Gesù, ricco verso tutti quelli che t’invocano”. Abbiamo parlato dell’infinita ricchezza che c’è nel Cuore di Gesù, abbiamo visto quante grazie vengano da lui, come tutto il nostro essere venga per la sua misericordia. Abbiamo poi visto le ricchezze che vi sono nel Corpo Mistico, il corpo che unito a lui come capo, ne riceve le grazie sempre incessanti. Vorrei fermarmi stasera, sulla seconda parte: il cuore di Gesù è ricco per tutti, a tutti dà la sua misericordia, nessun uomo è privo di questa misericordia, la dà anche ai peccatori più ostinati, anche a coloro che si rifiutano di ascoltarlo, che lo offendono, che lo bestemmiano. Ma l’invocazione ci dice che è particolarmente ricco per quelli che lo invocano. La ricchezza che noi abbiamo nella preghiera. Gesù stesso, più volte, insistentemente ci ha esortati a pregare. Ha detto che se preghiamo otteniamo, che se bussiamo l’uscio viene aperto (cfr. Lc 11, 9). Ci ha portato degli esempi e ha detto: “Voi che siete cattivi, se un vostro figlio chiede del pane, non gli date una serpe. Quanto più il vostro Padre, infinitamente buono, darà a coloro che gli domandano tutto il bene” (cfr. Mt 7, 11). Ed è grave per noi, il pregare senza convinzione, il pregare come una formalità, il pregare senza dar molto peso alla nostra preghiera. Ha soggiunto ancora il Signore: “Se avrete tanta fede come un granello di senape, potrete dire a questo monte: Fatti in là e va' in mare. E avverrà” (cfr. Lc 17, 6). Ci ha esortati allora, ad avere molta stima della nostra preghiera e la nostra preghiera è una grande forza, perché Dio è infinitamente buono, perché Gesù prega in noi, ed è la preghiera di suo figlio che è offerta. Perché il Signore ci ama di un amore concreto e ci vuol condurre alla beata patria del paradiso. Per noi ha dato alla morte suo Figlio, essendo noi peccatori; che cosa non ci darà quando con fiducia di figli, andremo a lui? Bisogna avere perciò una stima grandissima della preghiera. Chi prega si salva, chi non prega si danna. Preghi poco? Vai avanti poco. Preghi molto? Vai avanti molto. Il Cuore di Gesù è aperto per noi: come dobbiamo pregare! Come dobbiamo lasciare il primo posto alla preghiera! Come dobbiamo capire la tentazione di satana, che vedendo che noi abbiamo in mano un mezzo facilissimo e potentissimo, ci allontana dalla preghiera! Mette tante scuse perché non preghiamo o preghiamo male, lavora molto in questo senso: mette la non voglia, quasi che la preghiera fosse un peso; mette la non voglia, quasi che la preghiera fosse una noia, mentre è il momento nel quale possiamo essere più contenti, perché ascoltiamo il Padre nostro e gli confidiamo le nostre cose, quando il momento della preghiera è soavissimo, proprio perché non ci sentiamo più soli, ma sentiamo di essere un'unica cosa col Signore. E quando non riesce il diavolo ad allontanarci dalla preghiera, ce la fa fare male: preghiere svogliate, preghiere tirate via, preghiere distratte, preghiere poste così, tanto per tacitare la nostra coscienza. No! Preghiamo bene: per noi e per gli altri! Meditavamo i giorni scorsi, il richiamo della Madonna a Lourdes, il richiamo della Madonna a Fatima. Che cosa in sostanza ci ha detto? Di pregare. La salvezza del mondo sta nella preghiera. Perciò proponiamoci di pregare per i poveri peccatori, per la pace del mondo, per il trionfo della santa Chiesa, per il trionfo del vangelo nel mondo! Pregare molto, pregare tanto, quando sappiamo che vi è necessità. Pregare, pregare bene, diventare dei benefattori dell’umanità attraverso la preghiera. Alla preghiera è legata la nostra santità, la nostra salvezza, il bene dei nostri, il bene del mondo. Con la preghiera uniamoci al cuore di Gesù e non stanchiamoci di pregare. Non stanchiamoci. Solo che troviamo un po’ di tempo, diamolo volentieri alla preghiera, non accontentiamoci di quelle preghiere che abbiamo programmato - quasi un obbligo -, ma abbondiamo nella preghiera, con vero cuore e vera confidenza.

CODICE 77BCV01335N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 13/02/1977
OCCASIONE Catechesi al Vespro
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI 20- Ricco verso tutti
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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